Dalla Provincia ai Comuni, ecco i servizi trasferiti

Con la legge di “Riordino degli enti locali” presentata dalla Giunta e approvata oggi dal Consiglio provinciale si crea la base giuridica per poter riorganizzare le funzioni e i servizi svolti dagli enti locali e dalla Provincia. «Abbiamo posto le premesse legislative per consentire ai Comuni di esercitare determinati compiti, nel senso di una vicinanza ancora maggiore alle esigenze del cittadino, ma anche per un incremento di efficienza e risparmi», commenta soddisfatto l’assessore Arnold Schuler e sottolinea la buona collaborazione con il Consiglio dei Comuni: «L’unificazione di servizi aumenta la qualità delle prestazioni assicurate dall’amministrazione locale all’utente».

In base alla legge, dovranno essere trasferiti ai Comuni i compiti e le attività che sono assegnabili localmente e sono richiesti dai cittadini in loco nonché quelli che, a livello comunale, potranno essere organizzati in modo più efficiente. Quando opportuno, la nuova normativa permette di trasferire funzioni e servizi anche in direzione opposta, dai Comuni alla Provincia. Con la legge saranno trasferite le prime funzioni dalla Provincia ai Comuni, in particolare: finanziamento dei comitati per l’educazione permanente, finanziamento delle scuole dell’infanzia, funzioni di polizia amministrativa (rilascio delle autorizzazioni per l’esercizio di sale da ballo, da biliardo, da gioco e di attrazione, autorizzazioni per il commercio di cose antiche e usate, il commercio, la fabbricazione e la mediazione di oggetti preziosi, l’attività di produzione, la pubblicazione, la riproduzione, la vendita e il noleggio di supporti audiovisivi nonché per l’esercizio di scommesse nonché posticipo dell’orario di chiusura). Previsti anche i necessari mezzi finanziari.

Alla Provincia spettano le funzioni di programmazione, di indirizzo e coordinamento, di monitoraggio e vigilanza. Un altro punto importante regolato dalla legge è la collaborazione intercomunale con lo svolgimento dei servizi in forma associata, essenziale soprattutto per i piccoli Comuni. La Giunta provinciale può determinare, d’intesa con il Consiglio dei Comuni, ambiti territoriali ottimali.

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