Da Ortisei a Torino. Un dipinto di Pietro Moretti (figlio di Nanni) è stato venduto dalla Galleria Doris Ghetta per ottomila euro

S’intitola “Una visita, un’altra visita” l’opera di Pietro Moretti entrata a far parte della collezione del Castello di Rivoli di Torino. A vendere il dipinto al museo la galleria altoatesina Doris Ghetta di Pontives (Ortisei) durante la recente fiera d’arte contemporanea Artissima, che si è svolta a Torino dal 4 al 6 novembre scorso. Un “bel colpo” per il giovane artista, figlio d’arte – il padre è il noto regista Nanni Moretti- che a solo 26 anni vede un suo lavoro entrare nella collezione di uno tra i più importanti musei d’arte contemporanea in Italia.
Ma come è arrivata la Galleria Doris Ghetta al lavoro di Moretti? “Uno dei nostri collezionisti “della prima ora” ci aveva segnalato questo giovane pittore, che non conosceva di persona, ma le cui opere sembravano molto promettenti. Abbiamo seguito il suo consiglio e abbiamo fatto bene: il lavoro di Pietro Moretti ci è piaciuto molto e stiamo lavorando bene insieme” raccontano dalla Galleria. Tanto che la collaborazione proseguirà con una mostra in programma nella sede di Milano della Galleria Doris Ghetta già all’inizio dell’anno prossimo. A legare l’opera dell’artista romano ai fili tematici dell’istituzione gardenese c’è” l’immaginario come forza potente a livello individuale e collettivo e il suo interesse per la tradizione delle fiabe popolari, ma anche l’immaginario pop, ad esempio con i fumetti”. Tornando all’opera venduta al Castello di Rivoli “Una visita, un’altra visita”, la Galleria conferma che questa nasce da un’esperienza autobiografica di lunga degenza in ospedale, di cui il dipinto sa restituire tutta l’angoscia dolorosa e l’insofferenza dirompente, capace di “mandare in pezzi” il corpo del malato e gli oggetti della stanza.

Le critiche di Luca Beatrice e la risposta di Ballario “conta il lavoro, non il nome”

Last but not least: il prezzo, e non solo. L’opera è stata venduta per 8 mila Euro (IVA inclusa, precisano alla Galleria). L’acquisto da parte del Castello di Rivoli non ha mancato di suscitare le perplessità di Luca Beatrice in un articolo online pubblicato su Libero il 7 novembre scorso che a riguardo ha scritto che “restano lo stupore e la sorpresa perché fino a ieri questo giovane artista era pressoché sconosciuto” e ha continuato sottolineando che “il curriculum non pare sufficiente per un riconoscimento tanto prestigioso”. Pronta la risposta del critico Nicolas Ballario sul Giornale dell’Arte (in un articolo pubblicato online lo stesso giorno) che ammettendo quanto a volte possa essere faticoso essere figlio d’arte (di tale padre) ha invece lodato la scelta del Museo “Il team di Rivoli di questa cosa se n’è, giustamente, fregato, perché è il lavoro che conta, non il nome. La pittura di Pietro ha un sapore espressionista e trovo in lui molto interessante il confine fluido delle forme: non si capisce dove finisca la figurazione e cominci l’astrazione. È un bravo artista e penso meriti un (piccolo) riconoscimento che possa aiutarlo nella carriera.” così Ballario.

Immagine in apertura: Pietro Moretti, La visita, un’altra visita, 2022. Oil, wax on canvas, 250 x 150 cm. Courtesy of the artist and Galleria Doris Ghetta. Photo by Luca Meneghel

(articolo modificato il 13.11.2022)

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