Cronotachigrafo, la formazione per evitare sanzioni alle aziende

Grazie ai corsi di formazione sull’utilizzo corretto del cronotachigrafo nei mezzi pesanti, organizzati secondo le direttive del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le aziende potranno evitare pesanti sanzioni che, in alcuni casi, mettono a rischio l’intera attività.

È quanto emerso dalla serata informativa organizzata ieri (25 gennaio 2017) dalla CNA-SHV e Fita-Cna (categoria dell’autotrasporto) a Bolzano, molto partecipata dagli imprenditori del settore. “In base all’articolo 174 comma 14 del Codice della strada – ha spiegato Piero Cavallaro, responsabile della CNA-Fita del Trentino Alto Adige – se il dipendente di un’azienda riceve sanzioni per eccesso di guida o mancato rispetto dei riposi obbligatori, anche l’azienda viene multata. Si tratta di 347 euro per ciascuna infrazione. In un controllo, spesso vengono contestate più infrazioni al dipendente. Così alle aziende arrivano multe di migliaia di euro che, in alcuni casi, mettono in difficoltà le stesse imprese, tali da metterle a rischio di chiusura. I corsi di nuova tipologia, secondo le direttive ministeriali, esentano le imprese dalla corresponsabilità, non solo quelle di autotrasporto ma anche le aziende che hanno mezzi pesanti in contro proprio, ad esempio quelle edili o di produzione, che devono avere a bordo il cronotachigrafo”.

La serata informativa è stata organizzata perché il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha fatto chiarezza pubblicando il decreto dirigenziale n. 215 del 12/12/2016 con cui disciplina la formazione sul corretto utilizzo del cronotachigrafo, sia analogico sia digitale. Il decreto, all’articolo 6 (Assolvimento onere formativo), sancisce: le imprese che intendono avvalersi della facoltà di somministrazione ai conducenti dei corsi disciplinati dal decreto in questione, assolvono all’onere formativo e non saranno sanzionate per mancanze effettuate dai propri conducenti; il corso organizzato secondo le modalità del MIT è facoltativo, e viene lasciata all’impresa la facoltà di impartire una formazione e istruzione diversa (ad esempio con numero di ore minore) ai propri conducenti, rimanendo però in questo caso sanzionabile per il comportamento del proprio dipendente.

“Il consiglio è quello di frequentare i corsi di formazione organizzati secondo quanto stabilito dal ministero ed evitare le sanzioni”, ha concluso Cavallaro.

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