Covid, altri sedici comuni altoatesini tornano in zona rossa

Altri sedici comuni altoatesini in zona rossa. Che si aggiungono ai venti già in lockdown. Quest’oggi, venerdì 26 novembre, la Giunta Provinciale ha deciso di applicare nuove restrizioni anche ai territori di Monguelfo-Tesido, Villandro, Prato allo Stelvio, Laces, Lasa, Tirolo, Campo Tures, Selva dei Molini, Perca, San Martino in Passiria, Selva di Valgardena, Fiè allo Sciliar, Valle Aurina, Cermes, Gais e Malles. I sindaci di questi comuni sono stati informati della decisione nel pomeriggio dal presidente Kompatscher attraverso una videocall, subito dopo la firma della nuova ordinanza. Le regole saranno applicate a partire dalla notte di domenica 28 novembre su lunedì 29 novembre, fino al 5 dicembre incluso.

Per la classificazione dei Comuni nelle fasce di rischio sono stati tenuti in conto tre criteri elaborati e stabiliti dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige insieme al Ministero della Salute: l’incidenza settimanale di contagi superiore alle 800 unità per 100.000 abitanti, una quota di vaccinati (ciclo completo) sotto l’80% della popolazione residente e il numero di persone attualmente positive al virus Sars-CoV-2 deve superare le 5 unità.

Coprifuoco notturno, nessun evento pubblico e mascherine FFP2

Per i cittadini degli attuali 36 Comuni interessati dalle norme più restrittive, fra le 20 e le 5 del mattino sono consentiti solo gli spostamenti giustificati da comprovate esigenze di lavoro, motivi di salute o situazioni di necessità. Per questi spostamenti è necessaria un’autodichiarazione che deve essere compilata prima o direttamente durante il controllo. Le attività sportive e l’esercizio fisico all’aperto sono permessi anche in aree attrezzate per questo scopo e nei parchi pubblici. Tuttavia, una distanza di almeno due metri da altre persone deve essere mantenuta durante le attività sportive, e una distanza di almeno un metro durante qualsiasi altra attività. Durante l’attività motoria, si deve anche indossare la mascherina. Non sono permesse attività sportive o motorie tra le 20 e le 5 del mattino.

Tutti gli eventi pubblici (compresi quelli culturali, ricreativi, sportivi o fieristici) in spazi chiusi privati o pubblici sono sospesi. Sono sospese anche le prove e le esibizioni di cori e bande musicali, così come le rappresentazioni teatrali, le proiezioni cinematografiche, le conferenze e simili incontri in presenza. Le manifestazioni organizzate aperte al pubblico possono svolgersi all’aperto in aree delimitate nel rispetto delle misure di sicurezza di cui all’allegato A su presentazione del Green Pass (guarito, vaccinato, testato). I protocolli di sicurezza specificheranno le restrizioni di accesso per evitare assembramenti e mantenere le distanze minime. Gli eventi sportivi e le competizioni di livello nazionale e internazionale e gli eventi analoghi organizzati dalle associazioni e federazioni sportive possono svolgersi nel rispetto dei protocolli di sicurezza delle rispettive associazioni sportive.

Le sessioni di allenamento degli atleti che partecipano agli eventi e alle competizioni approvate sono consentite nel rispetto dei protocolli di sicurezza dell’organo di governo sportivo pertinente. Le restanti competizioni sportive all’aperto sono permesse solo per gli sport individuali e non per gli sport di contatto e la presenza del pubblico è vietata. Le maschere FFP2 o equivalenti devono essere indossate in tutti gli spazi chiusi (tranne che nella propria casa). All’esterno, le maschere chirurgiche o di grado superiore devono essere indossate se la distanza interpersonale di un metro non può essere mantenuta in modo permanente. In ogni caso, questo vale per tutti gli assembramenti di persone, e quindi ad esempio nei centri delle città e dei paesi, nelle piazze, nei mercati e nelle code d’attesa.

All’interno degli esercizi commerciali, sia i clienti che il personale devono indossare maschere FFP2 o equivalenti. Un cliente ogni 10 metri quadrati di spazio corrisponde al numero di presenze contemporaneamente consentite nei suddetti ambienti, mentre un massimo di due clienti sono ammessi contemporaneamente nei negozi grandi meno di 20 metri quadrati. Si deve garantire una distanza interpersonale di almeno un metro. L’accesso deve essere scaglionato in modo che le persone non rimangano nei locali più del necessario per gli acquisti. Negli esercizi di ristorazione, le consumazioni seduti con un massimo di 4 persone al tavolo sono consentite fino alle 18:00, a condizione che siano rispettate le misure di sicurezza dell’allegato A (Legge provinciale 8 maggio 2020, n. 4). Le strutture ricettive possono servire i loro ospiti interni anche dopo le 18:00.

Vendite da asporto e a domicilio sono permesse dalle 5 del mattino alle 20. Assembramenti non sono consentiti né all’interno né all’esterno dei locali. Anche le mense e analoghi servizi di ristorazione con catering possono continuare le loro attività. In tutti i casi di cui sopra vanno rispettate le norme di sicurezza. Nessuna limitazione per asili, scuole e servizi per l’infanzia.

Ti potrebbe interessare