Costruzioni, redditività soddisfacente nel 2025 ma investimenti in rallentamento
Economia. Nove imprese su dieci nel settore delle costruzioni giudicano soddisfacente la redditività del 2025 e mostrano un moderato ottimismo anche per il 2026, ma si registra un rallentamento degli investimenti. È quanto emerge dall’edizione autunnale del Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano, che fotografa un clima di fiducia ancora positivo nelle costruzioni.
Complessivamente l’89% delle imprese si dichiara soddisfatto della redditività ottenuta quest’anno, mentre sul fronte occupazionale nei primi nove mesi del 2025 il settore ha contato in media oltre 18mila dipendenti, con un aumento del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. Particolarmente dinamica risulta la branca dell’ingegneria civile, dove il grado di utilizzo della capacità produttiva rimane ben sopra il 90% anche grazie agli appalti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con una redditività giudicata quanto meno soddisfacente dalla quasi totalità delle imprese e davvero buona in quasi un quarto dei casi.
Anche nella costruzione di edifici il grado di utilizzo della capacità produttiva è rimasto elevato, con volume d’affari e investimenti sostanzialmente in linea con lo scorso anno e una redditività soddisfacente per l’87%delle imprese. Più in difficoltà appare invece la branca dell’impiantistica e dei lavori di completamento degli edifici, dove le imprese segnalano un calo del giro d’affari e un diffuso aumento dei costi, compensato solo in parte dall’aumento dei prezzi alla clientela che ha comunque permesso a circa nove aziende su dieci di mantenere margini di redditività soddisfacenti.
Guardando al 2026, il 90% delle imprese delle costruzioni esprime una moderata fiducia, pur con differenze tra i vari comparti. Nell’ingegneria civile pesa il timore che la conclusione del PNRR porti a un calo degli ordinativi e del fatturato, mentre nell’impiantistica e nei lavori di completamento prevale un cauto ottimismo legato alla possibilità di fronteggiare l’aumento dei costi attraverso prezzi di vendita più elevati. Nella costruzione di edifici il volume di attività dovrebbe rimanere su livelli alti, ma molte imprese intendono ridurre gli investimenti e circa il 15% prevede per il prossimo anno una redditività insoddisfacente.
Il Presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, collega infine l’andamento del settore al tema della disponibilità di alloggi. «Uno dei motivi che frenano l’arrivo di lavoratori qualificati in Alto Adige è la carenza di alloggi a prezzi accessibili per i lavoratori e le lavoratrici che decidono di trasferirsi qui. È di fondamentale importanza che le superfici attualmente inutilizzate, come l’areale della stazione di Bolzano, possano al più presto essere utilizzate per arginare questo problema».