Coronavirus, otto morti in Alto Adige: «L'infezione è solo all'inizio»

Il contagio è solo all’inizio, non si ferma così come i morti. Salgono infatti ad otto le vittime: un uomo di 68 anni, originario di Bressanone, è spirato all’ospedale di Vipiteno, e in tarda serata di ieri è morto un bolzanino di 88 anni.

Rinnovato nella giornata di ieri l’appello della Provincia a tutta la popolazione: «Avete fatto tanto e vi ringraziamo ma dovete fare ancora di più. Per favore uscite di casa solo se strettamente necessario e se lo fate copritevi bene sia il naso che la bocca». Una misura necessaria per non far crollare il nostro sistema sanitario già allo stremo. Infatti si fa sempre più critica la situazione letti di Terapia intensiva: «I tempi di permanenza dei pazienti è di circa 2/3 settimane, per questo ci stiamo organizzando per attrezzare la nuoca clinica accanto al San Maurizio con una trentina di posti letto per intensivi e altri dieci per infettivi – spiega l’assessore Thomas Widmann -. Il nostro è un piano dinamico in continuo mutamento. Quindi, o rispettiamo le regole o alla fine di tutto questo anche noi purtroppo conteremo numerosi morti».

Coronavirus, i dati di ieri

Come comunicato dall’Azienda Sanitaria nella giornata di ieri, sono 244 le persone che risultano positive al tampone, con 1740 test in più svolti. Registrati 17 pazienti in rianimazione e altre 54 ricoverate in ospedale. Sono ben 990 invece le persone in quarantena che si trovano a casa. La gran parte dei pazienti ricoverati è over 60. Nessun bambino è ricoverato.

Ricordiamo anche le vittime dei giorni scorsi: la prima è stata una bolzanina di 85 anni, seguita da un bolzanino di 88 e uno di 86. Sabato notte è morta una signora over 90 a Merano, poi un 82enne di Selva Gardena e infine un 88enne di Ortisei.

 

Ti potrebbe interessare