Coronavirus, nuovo ospedale in arrivo: «O calano i numeri o si collassa»

L’Alto Adige rischia il collasso se i contagi non diminuiscono. I morti sono saliti a 16 nella giornata di ieri, mentre i pazienti in rianimazione sono 25. Ed i posti letto cominciano a diminuire assieme al personale dedicato. Ecco perché, come annunciato ieri durante la quotidiana conferenza stampa della Provincia di Bolzano, è partita la corsa contro il tempo per aprire il nuovo ospedale, accanto al San Maurizio in cui sono previsti altri 30 posti letto per intensivi e 30 per infettivi.

«Stiamo lavorando oltre ogni limite, puntiamo ad aprire spazi dedicati del nuovo ospedale entro fine mese. Ce la stiamo mettendo tutta ma la popolazione deve rispettare le regole. Soprattutto in città c’è ancora troppa gente in giro. Tutti a fare jogging. Abbiamo in mano le proiezioni esperti che parlano chiaro o stiamo veramente a casa e blocchiamo l’ascesa della curva dei contagi o non ce la facciamo. Dobbiamo riuscire a registrare un’inversione di tendenza tra mercoledì e la fine della prossima settimana, altrimenti sono guai. Mi stupisco che ci sia ancora qualcuno che non ha capito quello che stiamo vivendo. Bisogna comportarsi come se fossimo tutti infetti», incalza l’assessore Thomas Widmann.

In campo a dare una mano sono scese anche le cliniche private: Villa Melitta è pronta ad ospitare dal 23 marzo 25 pazienti contagiati e non intubati, la Bonvicini aiuterà con altri 20 posti letto e Villa Sant’Anna a Merano ha disponibilità di altri 10-15 posti. Intanto nel fine settimana è in arrivo il carico di materiale protettivo: 1 milione di mascherine normali, 500 mila professionali oltre a 200 mila camici semplici ed altri 50 mila sterili.

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