Cooperazione allo sviluppo, l'Alto Adige sostiene corsi di formazione in Libano

Oggi, 20 giugno, si celebra la Giornata mondiale del rifugiato. Ed è proprio in quest’ambito, nel campo della cooperazione internazionale in zone particolarmente colpite dalla guerra, da eventi climatici o segnate dalla povertà, che l’Alto Adige ha dimostrato un forte impegno. Un progetto particolarmente ampio ed interessante sostenuto dalla cooperazione allo sviluppo della Provincia riguarda il Libano ed in particolare la Valle della Bekaa, dove si cerca di favorire una buona convivenza tra libanesi e siriani. In quest’area il crescente numero di rifugiati sta portando ai limiti i servizi pubblici ed aggravando le tensioni sociali nel Paese che ha quindi urgente bisogno di aiuti internazionali.

Progetto in Libano

La Provincia di Bolzano contribuisce sostenendo un progetto di cooperazione nella valle della Bekaa, nella parte occidentale del Paese. Il Libano confina con la Siria, che già da prima della guerra offriva ospitalità e impiego a lavoratori libanesi tranfrontalieri che oltrepassavano stagionalmente il confine. Quando il conflitto siriano si è esteso anche alla periferia del Paese molti pendolari frontalieri hanno cercato rifugio con le loro famiglie nel Libano che è mèta anche di rifugiati africani che arrivano via mare e di palestinesi giunti nel sud del Paese. Nel 2015 il Libano ha però deciso di porre un freno all’afflusso ed ha chiesto all’Unhcr di bloccare gli afflussi in quanto già oltre un 1 milione di profughi vivevano in un paese con 4,5 milioni di abitanti. L’afflusso tuttavia non si è fermato e si stima che vi siano ulteriori 500.000 profughi, per un totale complessivo di 1,5 milioni. La stragrande maggioranza dei bambini libanesi e adolescenti, al contrario di quelli siriani, frequentano le scuole e gli istituti di formazione professionale. Anche i giovani libanesi di strati sociali deboli faticano a trovare accesso al mercato del lavoro.

Corsi di formazione finanziati dalla Provincia

Nei comuni di El Ain con circa 30.000 abitanti e di Al Qaa, 12.000 abitanti, la Ong italiana Gvc con sede in Alto Adige, grazie alla sua esperienza nel settore sociale e nella cooperazione allo sviluppo, sostenuta finanziariamente dalla Provincia di Bolzano ha avviato lo scorso inverno corsi di formazione professionali. I partner sono gli enti locali ed il gruppo target sono i giovani libanesi e siriani. 60 giovani partecipano alla formazione come tecnici IT, parrucchieri e grafici, 50 ulteriori giovani sono coinvolti nei programmi svolti con gli enti locali. Una parte del progetto è l’inserimento nel mondo del lavoro: i Comuni saranno i primi datori di lavoro dei ragazzi formati nell’ambito del progetto. In seguito verranno cercati tirocini formativi nelle aziende private. La messa in rete tra più attori a livello europeo/internazionale è ormai un requisito indispensabile per la cooperazione allo sviluppo per riuscire a far fronte ai focolai di crisi politiche ed economiche. Nel 2016 la Provincia autonoma di Bolzano ha stanziato una percentuale pari a quasi il 40% del budget complessivo a favore di progetti volti a situazioni di crisi nei Paesi del Medio Oriente e nei Paesi dell’Africa Subsahariana.

Cooperazione allo sviluppo

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