Convitti scolastici, la Provincia riduce le rette in base alla presenza

Nel corso dell’anno scolastico 2021-2021 la presenza di studentesse e studenti nei convitti – fra assenze e periodi di didattica a distanza – è stata inferiore a quella normale. La Giunta provinciale, su proposta dell’assessore Philipp Achammer, ha deciso oggi (16 marzo) di ridurre le rette mensili o settimanali per tutti gli alunni e tutte le alunne delle scuole secondarie di primo e secondo grado, delle scuole professionali, nonché degli apprendisti che alloggiano in convitti privati e convitti provinciali gestiti da terzi in considerazione della ridotta presenza nelle strutture a causa dello stato di emergenza dovuto alla pandemia da Covid-19.

Studentesse e studenti pagheranno il 15% in meno in caso di presenza nel convitto per più della metà dei giorni d’insegnamento previsti dal calendario scolastico. Coloro che abbiano potuto alloggiare nel convitto per meno della metà – ma comunque più di un quinto – dei giorni d’insegnamento previsti dal calendario scolastico avranno una riduzione del 30%. Per studentesse e studenti che hanno invece frequentato il convitto per meno del 20% dei giorni previsti dal calendario scolastico è prevista una riduzione del 50% della retta.

“Con la delibera odierna introduciamo questa riduzione della retta nei convitti privati – spiega Achammer – con una seconda delibera introdurremo la medesima riduzione della retta anche per i nostri convitti provinciali nonché dei convitti delle scuole professionali. Ai convitti chiediamo di conteggiare le riduzioni e di comunicarle agli studenti già dall’inizio dell’anno scolastico”. Complessivamente in Alto Adige sono presenti 67 convitti scolastici, nei quali alloggiano circa 5.500 ragazze e ragazzi. Ai convitti delle scuole professionali pubblici si aggiungono quelli gestiti da privati sostenuti dalla Ripartizione Diritto allo studio.

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