Autonomia, successo dell'open space di Bressanone

Sono stati più di 200 gli intervenuti al quarto Open space della Convenzione sull’Autonomia che si è svolto lo scorso sabato a Bressanone. Una manifestazione che ha suscitato grande interesse, soprattutto presso la popolazione di lingua tedesca. Maria Hochgruber Kuenzer e Roland Tinkhauser hanno aperto i lavori in rappresentanza dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Provinciale. La Kuenzer ha ribadito quanto sia importante per gli altoatesini riflettere sulla propria identità: “In un momento in cui in Europa si torna a parlare di barriere, è fondamentale che noi ci confrontiamo con la nostra storia e con la nostra identità. Un anno fa, quando fu pensata la Convenzione, non avremmo mai immaginato di trovarci in una situazione simile.  Proprio per questo la Convenzione è oggi più attuale che mai. Si tratta di stabilire quelli che saranno i contenuti dello Statuto, ma anche ciò che noi altoatesini vogliamo essere oggi e in futuro”.

Roland Tinkhauser ha espresso soddisfazione per la presenza all’Open space di Bressanone di tanti esponenti dei vari partiti: “Oggi però i veri protagonisti sono i cittadini e i loro bisogni. Noi politici ci limitiamo a osservare e ad ascoltare con attenzione, poiché ciò che viene detto qui rappresenta per noi un chiaro mandato”. I partecipanti hanno discusso fino alle 16.30 affrontando in 7 gruppi di lavoro 32 temi in sessioni da 45 minuti ciascuna. Oltre a numerosi argomenti già trattati nei precedenti appuntamenti (proporzionale e dichiarazione di appartenenza al gruppo linguistico, autodeterminazione, autonomia integrale, scuola, ancoraggio internazionale dell’autonomia, doppia cittadinanza, immigrazione, euroregione, convivenza, immagine dell’Alto Adige verso l’esterno e sua funzione di cerniera, potestà finanziaria, democrazia diretta, cultura, toponomastica), sono emersi anche nuovi interrogativi: che ruolo deve svolgere la Chiesa in Alto Adige? Quali effetti avrebbe una rigorosa laicità in questa provincia? Che futuro si prospetta per il sistema universitario? Vi sono spazi per un’agricoltura biologica? Come affrontare in futuro la dialettica tra centro e periferia? Cosa può fare la politica altoatesina per le famiglie? Come promuovere la solidarietà sociale in Alto Adige? Un gruppo di lavoro si è persino chiesto quale potrebbe essere l’inno ufficiale dell’Alto Adige. Su gran parte dei temi affrontati sono emerse posizioni eterogenee, documentate dai verbalizzanti nominati all’interno di ciascun gruppo. I verbali saranno disponibili in versione integrale sul sito della Convenzione sull’Autonomia http://www.convenzione.bz.it a partire da giovedì prossimo. Molti dei presenti hanno approfittato dell’occasione per dare la propria disponibilità a partecipare al Forum dei 100. Ci si può registrare anche online fino al 6 marzo, compilando l’apposito modulo sul sito http://www.convenzione.bz.it.

 

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