Contratto pubblico impiego, la Provincia presenta la sua proposta

Sono proseguite il 31 luglio, a Palazzo Widmann, le trattative tra le rappresentanze sindacali dei circa 42.000 dipendenti pubblici e la delegazione della Provincia per la definizione del nuovo contratto collettivo d’intercomparto del pubblico impiego. Al centro della trattativa il pacchetto di misure proposto dall’Amministrazione provinciale e illustrato ai sindacati dal direttore generale Alexander Steiner. Steiner ha ricordato che «nell’assestamento di bilancio da 310 milioni di euro sono compresi anche i fondi per finanziare il rinnovo del contratto, e questo provvedimento crea i presupposti giuridici e finanziari per l’implementazione delle misure individuate». In virtù di questo provvedimento, anche il presidente della Provincia Arno Kompatscher ritiene sia stata rispettata la sua promessa: «Abbiamo sempre affermato che i 2 milioni prospettati all’inizio sarebbero stati sostituiti da cifre più concrete e realistiche nel corso delle trattative».

La proposta della Provincia

La proposta della Provincia contiene aspetti di rilievo, quali il passaggio dall’adeguamento statale all’inflazione (IPCA – indice dei prezzi al consumo armonizzato) del 3% al nuovo Indice IPCA per l’Alto Adige, che tiene conto dell’andamento dell’inflazione a livello locale. Questo indice, che si basa sul costo della vita, prevede un ulteriore adeguamento della retribuzione base dell’1,8%, per un totale di +4,8% degli stipendi nel triennio 2019-2021.

Controproposte sindacali entro il 19 agosto

Al termine dell’incontro, il direttore generale della Provincia ha ricordato che «quella presentata oggi è una prima proposta concreta, una base di discussione da affrontare e analizzare assieme alle organizzazioni dei lavoratori». I sindacati ora hanno tempo fino al prossimo incontro, fissato per il 19 agosto, per comunicare in maniera unitaria le proprie valutazioni e controproposte. «Siamo convinti di avere intrapreso la strada giusta – ha aggiunto Alexander Steiner – e di aver compiuto dei concreti passi in avanti verso un accordo». Per alcuni aspetti compresi nella proposta di rinnovo avanzata dalla Provincia, come ad esempio i buoni pasto, il tempo stringe, dato che i fondi sono impegnati a partire da ottobre.

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