Commercio, cambiano le abitudini: il 56% degli altoatesini fa acquisti online

Cresce in Alto Adige la tendenza ad acquistare prodotti online. A dirlo è uno studio dell’IRE della Camera di Commercio di Bolzano che spiega come questa abitudine sia cresciuta tra i consumatori altoatesini soprattutto per via dell’avvento della pandemia. Con una base di 700 intervistati, l’analisi dimostra come il periodo pandemico abbia accelerato un trend già presente nella nostra società. L’incremento percentuale in un solo anno è significativo per ogni fascia d’età analizzata, in particolare per gli acquirenti compresi tra i 30 e i 49 anni, dove si registra un +26%.

Dati 2020-2021 età anagrafica acquisti online

La percentuale totale invece fotografa una variazione del +15% – dal 41% (2020) al 56% (2021) -, dato indispensabile per comprendere come siano cambiate le abitudini degli acquirenti. Gli altoatesini però, fanno anche autocritica rispetto al loro comportamento d’acquisto, anche perché danno grande importanza ai prodotti regionali e sostenibili. Infatti il 72% degli altoatesini ammette che l’acquisto online sia negativo nei confronti dell’economia regionale. Alcuni consumatori, tuttavia, sottolineano anche degli effetti positivi: secondo la loro opinione il commercio online potrebbe incentivare i commercianti locali a migliorare la loro offerta e la concorrenza con grandi marchi internazionali a prendere spunto dalle loro strategie di marketing. Dallo studio risulta che, per alcune categorie di prodotti, il consumatore sia più propenso a scegliere il negozio di vicinato piuttosto che l’online marketplace. Amazon e Zalando rimangono però le piattaforme predilette.Dati 2020-2021 tipologia acquisti online

“La soluzione non è dire di dare un online shop a tutti i nostri commercianti, ma la combinazione del digitale e dell’analogico deve essere la nostra ricetta per il futuro”, spiega l’assessore provinciale Achammer, rimarcando l’importanza della collaborazione tra commercio online e di vicinato. Un grande impegno è stato profuso anche dall’Unione commercio che negli ultimi anni, anche pre-pandemici, ha offerto a tante aziende della provincia di Bolzano pacchetti di digitalizzazione per poter rimanere al passo coi tempi.

Si noti comunque come per gli alimentari o i “prodotti fai da te” gli acquirenti sono soliti recarsi in negozio (più del 90%) mentre per gli articoli di elettronica o telefonia un consumatore su tre è propenso all’acquisto online. Le proposte per migliorare l’offerta dei negozi fisici arrivano dagli stessi intervistati. I tre quarti dei consumatori altoatesini desiderano prezzi più vantaggiosi, la metà chiede anche un aumento dei parcheggi e una riduzione della loro tariffa, oppure un’accessibilità migliore dei negozi e un assortimento di prodotti più ampio. I giovani invece, vorrebbero soprattutto più disponibilità di negozi online da parte dei commercianti locali.

Il problema maggiore per i commercianti locali è quello di mantenere alta la competitività nonostante i prezzi concorrenziali di grandi aziende internazionali. Per farlo l’IRE sottolinea quanto sia necessario premere sui propri punti di forza come il rapporto stretto con i clienti e la consulenza personale, il trasporto veloce, il servizio di manutenzione ed altri servizi. Ma questi consigli riguardano anche il campo dell’alfabetizzazione digitale per le aziende che non hanno abbracciato questo mondo, sempre rimarcando l’importanza e la collaborazione di ambedue le componenti: digitale e analogico.

Alessandro Palmarin

Ti potrebbe interessare