Adempimenti aiuti Covid-19, i commercialisti chiedono una proroga a dopo l’estate

Un nuovo adempimento straordinario che si va ad aggiungere a un già fitto calendario di scadenze. Entro il prossimo 30 giugno i commercialisti dovranno trasmettere all’Agenzia delle Entrate l’approvazione del modello di dichiarazione sostitutiva relativa agli aiuti di Stato fruiti dai contribuenti durante l’emergenza Covid-19 in cui attestare il rispetto dei massimali e delle varie condizioni previsti nel “Temporary Framework”. Un termine che secondo l’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Bolzano è insufficiente per una adeguata valutazione, compilazione e la consegna di tutte le pratiche, motivo per cui ne chiede il differimento al 30 settembre 2022, dopo l’estate. L’adempimento è stato inoltre definito solo all’ultimo momento, in quanto le modalità e i termini di presentazione della dichiarazione sostitutiva, nonché il modello e le specifiche tecniche, sono stati approvati dal direttore dell’Agenzia delle Entrate il 27 aprile 2022.

«Questo nuovo adempimento cade in un periodo in cui gli studi e i professionisti sono alle prese con altre scadenze importanti, tra cui i versamenti di saldi e acconti relativi alle imposte sui redditi e all’IRAP nonché dell’acconto IMU – precisa Karl Florian, presidente dell’ordine altoatesino -. Una mole di lavoro al pari di quella già vista durante il periodo più duro della pandemia. L’adempimento rischia quindi di mandare in tilt la già complessa operatività ordinaria dei contribuenti e degli studi professionali».

All’interno dell’autodichiarazione è richiesto il monitoraggio complessivo di tutti gli aiuti di Stato fruiti da ciascun contribuente durante l’intero periodo emergenziale, per cui la sua compilazione necessita di particolare cautela e attenzione. «Considerando soprattutto le responsabilità penali derivanti dal rilascio di queste dichiarazioni, è necessario avere un tempo adeguato per consentire ai commercialisti di effettuare l’adempimento per conto di tutti i loro clienti con la dovuta diligenza professionale», prosegue Florian. Inoltre, per semplificare il modello e in applicazione del principio “once only”, sarebbe necessario evitare, ove possibile, di richiedere l’indicazione di aiuti di Stato erogati dalla stessa Agenzia delle entrate o della cui fruizione l’Agenzia abbia già avuto conoscenza per effetto di precedenti adempimenti da parte del contribuente.

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