Guanti, temperatura, finestre e distanze: ecco come riaprono le palestre

Allenamento senza febbre, con distanziamento, guanti e mascherina. Da lunedì 25 maggio riaprono in Alto Adige anche le palestre. Lo stabilisce l’ordinanza (la 28) firmata dal presidente Arno Kompatscher il 22 maggio che fissa le linee guida per la ripartenza. Cambiano anche le dimensioni dei gruppi di bambini che partecipano ai servizi estivi. «In sostanza per i centri fitness valgono le stesse regole già in vigore per le altre strutture – spiega Kompatscher -. Le principali indicazioni riguardano la misurazione della temperatura, i distanziamenti, la copertura della bocca e del naso e la disinfezione per offrire la massima protezione a coloro che lavorano nei centri ed agli utenti. Ciascuno è responsabile e deve attenersi alle regole, affinché non si verifichi una nuova ondata di contagi perché il virus è ancora presente tra noi».

Riaprono le palestre: ecco come

Per evitare l’affollamento il numero massimo di persone presenti contemporaneamente nei centri fitness deve rispettare la regola di 1/10, cioè una persona ogni 10 metri quadrati. Tra le persone, incluse quelle agli attrezzi, deve essere mantenuta una distanza interpersonale di sicurezza di due metri, eccetto tra i membri dello stesso nucleo familiare convivente. Quando le persone circolano nello spazio o quando non si possa mantenere la distanza minima interpersonale di due metri è fatto obbligo di usare mascherina o bandana. In nessun caso, neanche con le protezioni delle vie respiratorie, la distanza interpersonale può essere inferiore a un metro. Sono previsti il controllo laser giornaliero della temperatura del personale e un controllo laser della temperatura dei clienti prima dell’inizio dell’attività. Tutti gli utenti della palestra devono indossare i guanti da sport e dopo ogni utilizzo il responsabile della struttura assicura la disinfezione delle parti degli attrezzi con le quali il corpo o gli umori degli utenti sono venuti a contatto. Le finestre devono rimanere aperte, ove possibile, e devono essere adottate misure speciali per garantire un adeguato ricambio d’aria, è inoltre vietato l’uso di spogliatoi e docce.

Nessuno sport di squadra

L’ordinanza specifica che gli istruttori di attività sportiva o di fitness che svolgono le loro attività all’aperto, anche con più persone, devono attenersi alle misure generali riguardanti l’attività sportiva e cioè che tutte le attività sportive svolte all’aperto non devono essere effettuate nella forma che caratterizza lo sport di squadra. In queste attività deve sempre essere osservato un distanziamento di tre metri tra le persone (ad eccezione di persone che appartengono allo stesso nucleo famigliare). Quando le persone circolano nello spazio o quando non si possa mantenere la distanza minima interpersonale di due metri è fatto obbligo di usare le protezioni delle vie respiratorie. E’ vietato l’uso di spogliatoi e di docce.

Servizio all’infanzia: consentiti gruppi più grandi

La nuova ordinanza consente la formazione di gruppi di maggiori dimensioni per l’assistenza estiva all’infanzia. Il numero massimo di bambini che possono prendere parte ai gruppi, in base alla nuova ordinanza, è di 4 per i bambini sino ai tre anni; 5 per i gruppi composti da bambini tra i 3 ed i 5 anni; 7 per i gruppi composti da bambini tra i 6 e gli 11 anni e 10 per gruppi di bambini al di sopra dei 12 anni. Nel caso partecipino bambini di diversi gruppi di età, il numero massimo viene determinato in rapporto ai gruppi di età e arrotondato per difetto al numero intero più basso. Nella legge provinciale 4/20 dell’8 maggio erano previsti gruppi più piccoli.

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