Castel Tirolo: inaugurata la torre della memoria

In occasione del 70.mo anniversario dell’Accordo di Parigi, il presidente della Provincia Arno Kompatscher e l’assessore ai beni culturali Florian Mussner hanno inaugurato oggi a Castel Tirolo la mostra “Torre della memoria. L’Alto Adige e il XX secolo”. A quasi 15 anni dall’inaugurazione del Museo storico-culturale di Castel Tirolo, è stata infatti aggiornata la sezione che si occupa della storia contemporanea, con l’obiettivo di gettare un ponte sul recente passato per presentare la realtà dell’Alto Adige nella sua varie forme.

“Qui a Castel Tirolo, come in molti altri luoghi dell’Alto Adige, possiamo vedere le cose riuscite del passato e proseguire in questo percorso”, ha sottolineato Kompatscher all’apertura. Conoscere la propria storia e svilupparne la consapevolezza è importante per il presente e per l’idea che una società ha di sé, ha aggiunto. La storia non è solo cronaca politica, “serve anche lo sguardo sulla società, la cultura, l’economia e il sociale per comprendere un popolo e il suo territorio.” In questa torre, ha osservato ancora Kompatscher, ciascuno ha l’opportunità di confrontarsi con il passato in modo oggettivo, vedere le pagine liete e quelle buie che assieme fanno la storia del Sudtirolo. “Ma soprattutto qui possiamo incontrare la nostra storia per capirla meglio. Perché dobbiamo capire da dove veniamo, per sapere dove vogliamo andare.”

L’assessore Mussner ha ricordato che “la storia ci impegna verso il presente e ci aiuta ad avere uno sguardo responsabile verso il futuro. Proprio la ricorrenza dell’Accordo di Parigi rafforza la consapevolezza dell’autonomia in questa terra. I musei sono luoghi di incontro, che mostrano la storia in modo tale da aiutare a gestire meglio il futuro. Sfruttiamo questa opportunità per la nostra società, la convivenza e la pace.”

L’allestimento artistico della torre è stato rielaborato da Carmen Müller, la revisione dei contenuti è stata condotta dalle curatrici Petra Paolazzi, Veronika Tauber e Esther Pirchner con la guida degli storici Hans Heiss e Giorgio Mezzalira. Anche nel “nuovo” mastio i grandi eventi politici sono affiancati dalla storia quotidiana per avvicinarsi il più possibile il visitatore alla memoria che custodisce. Finora il percorso della storia contemporanea dell’Alto Adige, che parte dal 1909, era suddiviso in 20 tappe contrassegnate da documenti, oggetti e reperti. In due anni di lavoro i curatori hanno ampliato questo orizzonte con gli eventi degli ultimi 15 anni di storia locale, fino alla presidenza di Luis Durnwalder. Il lavoro di aggiornamento è arricchito anche da opere di artisti come Albin Egger-Lienz, Karl Platter, Brigitte Niedermair e Walter Pichler.

Il direttore del Museo di Castel Tirolo Leo Andergassen ha definito la torre “un container della storia degli ultimi 100 anni. Ogni oggetto con la sua piccola storia racconta la grande storia.” La curatrice Petra Paolazzi ha detto che la visita alla torre è importante soprattutto per gli studenti, mentre Hans Heiss ha ricordato che tra le centinaia di pezzi esposti molti arrivano dai cittadini, per i quali la torre è la custode del ricordo. Il docente universitario Rolf Steininger ha tenuto una relazione sull’Accordo Degasperi-Gruber di 70 anni fa, “la Magna Charta dell’Alto Adige che ha garantito l’autonomia sul piano del diritto internazionale e ha fatto del Sudtirolo non più una questione solo interna italiana.” Il presidente Kompatscher e l’assessore Mussner hanno ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa, accompagnata dalle note musicali dei ragazzi e dei docenti del liceo classico di Merano.

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