
Bonus cubatura rinnovato fino al 2026: volumi maggiori per chi costruisce edifici green
Dopo aver tracciato la linea di principio lo scorso ottobre, la giunta provinciale nella sua ultima seduta, su proposta dell’assessora provinciale competente Maria Hochgruber Kuenzer, ha definito le regole per il bonus energetico (noto anche come “bonus cubatura”) per i prossimi cinque anni. A partire dallo scorso 1 gennaio e fino al 31 dicembre 2026 sarà quindi possibile utilizzare una maggiore capacità volumetrica per la ristrutturazione degli edifici in un’ottica energetica o per costruirne di nuovi, a patto che siano efficienti dal punto di vista energetico. “Con il rinnovo del bonus energetico potremo garantire la sicurezza della pianificazione per altri cinque anni”, ha sottolineato l’assessora provinciale Maria Hochgruber Kuenzer. “In questo modo continuiamo a sostenere la popolazione nei suoi sforzi per costruire e vivere in modo sostenibile”. La regolamentazione del bonus energetico per il periodo 2022-2026 ha richiesto la modifica del decreto del presidente della Provincia del 20 aprile 2020, n. 16, che il Consiglio dei Comuni aveva anticipatamente approvato.
Il precedente regolamento per il bonus energetico era scaduto il 31 dicembre 2021. Il nuovo dispositivo prevede che il bonus energetico possa essere richiesto solo una volta come parte di una singola misura di ristrutturazione energetica di un edificio (in una zona a uso misto). La superficie edilizia aggiuntiva (fuori terra) dovrà avere la destinazione urbanistica “residenziale”.
Bonus energetico per i nuovi edifici
Nel caso di nuovi edifici, di cui oltre il 50% della volumetria totale sia destinato a scopi residenziali, la superficie ammissibile fuori terra può essere aumentata del 10% se l’intero edificio soddisfa lo standard CasaClima – Nature e, in aggiunta, se le norme sui materiali da costruzione e sulla copertura del fabbisogno di energia elettrica da fonti rinnovabili sono soddisfatte.
Per gli edifici esistenti, invece, il bonus energetico può essere richiesto se c’è una volumetria fuori terra di almeno 300 metri cubi già esistente alla data del 12 gennaio 2005 e da allora è stato utilizzato più del 50% per scopi residenziali. In questo caso, il bonus energetico può ammontare al 20% della superficie dell’edificio esistente con destinazione urbanistica “residenziale” ma, in ogni caso, entro il limite di 200 metri cubi. Inoltre gli standard costruttivi dovranno migliorare l’efficienza energetica complessiva dell’intero edificio da una classe CasaClima inferiore ad almeno la classe B – in precedenza era indicata la classe C – ovvero ottenere la certificazione CasaClima R. Anche la copertura del fabbisogno di energia da fonti rinnovabili è definita con precisione.
Limitare il consumo di energia e promuovere l’utilizzo di fonti rinnovabili sono gli obiettivi dichiarati della nuova legge provinciale in materia di territorio e paesaggio, ha commentato l’assessora provinciale Hochgruber Kuenzer: “La nuova edizione del bonus energetico intende continuare a creare incentivi per la rivitalizzazione dei centri cittadini, la riqualificazione urbana e il rinnovo strutturale incrementando l’efficienza energetica”.
Soddisfatti gli artigiani
“Grazie al cosiddetto “bonus cubatura“, lo scorso anno è stato possibile ottenere importanti incentivi agli investimenti a livello provinciale e soprattutto si è riusciti a realizzare edifici più moderni ed all’insegna dell’efficienza energetica”, spiegano i vertici dell’lvh.apa.
“Tanto i costruttori quanto le aziende coinvolte nel settore edile o nelle ristrutturazioni approfittano del bonus energetico – ha sottolineato il presidente Martin Haller -. Grazie ad esso è possibile realizzare costruzioni ad elevata efficienza energetica, fornendo in tal modo il proprio contributo alla riduzione del consumo. Al contempo le aziende artigiane ottengono una maggiore sicurezza a lungo termine nella pianificazione e di conseguenza migliori opportunità per l’utilizzo di risorse e capacità.” Il tutto senza dimenticare la possibilità di creare ulteriori posti formativi e di lavoro. “Questa scelta ha degli effetti sostenibili sui circuiti economici locali e sulle catene di valore – ha aggiunto il vice presidente di lvh.apa Hannes Mussak -. Il bonus energia rappresenta un investimento nel futuro e la sostenibilità costituisce un investimento nelle nostre capacità del domani.”