Bonus Covid, 4 "furbetti" in Alto Adige: coinvolti Schuler e Köllensperger

Bonus Covid richiesto dai politici: quattro casi anche in Alto Adige. L’ondata di indignazione per i politici che hanno fatto domanda all’Inps per l’assegno di 600 euro per fronteggiare l’emergenza Coronavirus – in alcuni casi incassandolo – aveva già toccato il Veneto, e ora arriva anche a Bolzano. A rivelarlo è il quotidiano Die Neue Südtiroler Tageszeitung nell’edizione di oggi 13 agosto.

“Die Südtiroler Furbetti”: chi ha richiesto il bonus Covid

Secondo quanto rivelato dal quotidiano in lingua tedesca, sono coinvolti personaggi di primo piano della politica altoatesina. Il più in vista è il vicepresidente della giunta provinciale Arnold Schuler (Svp), che a quanto riporta la Tageszeitung avrebbe richiesto il bonus ma non lo avrebbe incassato  in quanto la sua domanda non sarebbe stata ancora elaborata.

Avrebbe invece incassato il bonus Covid il capo dell’opposizione in consiglio provinciale Paul Köllensperger, capogruppo e fondatore di Team K, il movimento che con 7 consiglieri ha un peso nell’assemblea della Provincia autonoma secondo solamente alla Svp.

Anche il consigliere provinciale Helmut Tauber (Svp) avrebbe richiesto e ottenuto l’assegno dell’Inps per i liberi professionisti in difficoltà.

Il consigliere provinciale Gert Lanz (Svp), infine, avrebbe inoltrato la domanda ma gli sarebbe stata rifiutata e qualche giorno fa, scrive il quotidiano, la sua impresa è andata in fallimento.

Quanto guadagna un consigliere provinciale

Bisogna precisare che la richiesta di ottenere il bonus Covid da parte dei politici è pienamente legale, in quanto la norma non vieta di farlo. Ma la questione di opportunità è evidente.

Se nel caso dei consiglieri comunali o dei sindaci dei piccoli comuni la richiesta del bonus Covid può essere giustificata, dal momento che si tratta di incarichi con una bassa remunerazione a fronte di responsabilità a volte importanti, nel caso del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano le cose sono molto diverse.

Di fatto l’assemblea altoatesina si può paragonare a un consiglio regionale quanto a indennità per chi ne fa parte. Come ha ricostruito il quotidiano Alto Adige, un consigliere provinciale ha diritto a un’indennità consiliare di 9.800 euro lordi a cui si aggiunge un forfettario di 700 euro, arrivando a un’indennità netta di circa 5.400 euro al mese.

A questi si aggiungono le indennità per le cariche principali: 3.300 euro mensili esentasse per il presidente della giunta provinciale, 2.400 per il vice (è il caso di Arnold Schuler). Sono previste indennità supplementari anche i presidenti di un gruppo consiliare: se il gruppo ha almeno due componenti il presidente incassa 1.100 euro al mese (è il caso di Paul Köllensperger), se il gruppo ne ha soltanto uno l’indennità è di 600 euro.

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