Bolzano, stop alla mediazione immobiliare abusiva

È stato siglato un protocollo d’intesa per contrastare l’abusivismo nel settore immobiliare. L’accordo firmato presso il Tribunale di Bolzano contro la mediazione immobiliare abusiva prevede sanzioni amministrative, penali e disciplinari. Chi sarà individuato come mediatore abusivo sarà immediatamente indicato dal Consiglio Notarile di Bolzano alla Camera di commercio.

Servono determinati requisiti professionali e morali per esercitare un’attività di mediazione di immobili, merci e servizi. Per questo motivo bisogna dimostrare di avere tali caratteristiche  presentando un’apposita segnalazione certificata di inizio attività al Registro delle imprese della Camera di commercio.

Sanzioni per l’esercizio abusivo

L’esercizio abusivo della professione è punito con sanzioni amministrative, penali e disciplinari. Chi esercita la mediazione immobiliare abusiva non può farsi indicare negli atti notarili in Italia, con il conseguente problema della dichiarazione di falsità negli atti notarili di compravendita (le parti dichiarano di non aver fatto ricorso a un intermediario).
Per contrastare il fenomeno dell’abusivismo è stato elaborato un apposito protocollo d’intesa di collaborazione. Hanno siglato il protocollo presso il Tribunale di Bolzano il Procuratore capo della Procura della Repubblica di Bolzano, Guido Rispoli, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Giulio Piller, il Presidente della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali di Bolzano (Fiaip), Carlo Perseghin, il Presidente dell’Associazione Mediatori Alto Adige (Fimaa), Herbert Arquin, il Presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner e il Presidente Consiglio Notarile di Bolzano, Walter Crepaz.

Mediazione immobiliare abusiva, come funziona il protocollo

In base al protocollo, chi sarà individuato come mediatore abusivo sarà immediatamente indicato dal Consiglio Notarile di Bolzano alla Camera di commercio.
Il ruolo della Camera di commercio è quello di segnalare alla Procura della Repubblica e fornire alla Guardia di Finanza i nominativi delle persone individuate quali possibili mediatori abusivi. La Guardia di Finanza accerterà l’eventuale esercizio abusivo dell’attività di mediazione, comunicando l’esito alla Camera di commercio, la quale comminerà le sanzioni amministrative.
Un contributo attivo verrà anche dalla Fiaip e dall’Associazione Mediatori Alto Adige, che si impegnano affinché i propri associati portino i clienti per il rogito dei contratti di compravendita dai notai in Italia e non da quelli all’estero.
Per informazioni è possibile rivolgersi al reparto Qualifiche professionali, persona di riferimento Georg Tiefenbrunner, tel. 0471 945 638, e-mail: georg.tiefenbrunner @ camcom.bz.it.

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