L'Europa, la libertà e l'innovazione. Bolzano Slush'D ha concesso il bis

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Innovazione. «L’Europa attrae talento perché unisce grandi valori e un senso di libertà difficile da trovare altrove» Le parole di Peter Vesterbacka incorniciano il senso di Slush’D e spiegano perché questo appuntamento conta: il fondatore del format che a Helsinki ha riunito quasi 9.000 tra founder e investitori porta in Alto Adige un’edizione collaudata che, in questa seconda edizione, ha richiamato 900 presenze e mostra segnali di crescita. Dal 3 al 5 settembre abbiamo seguito pitch, incontri e conversazioni nei padiglioni di Fiera Bolzano, dove l’agenda dei one-to-one ha trasformato l’energia in contatti e prospettive concrete.
Il contesto competitivo è chiaro: Stati Uniti e Cina corrono, e l’Europa ha bisogno di rafforzare il proprio ecosistema per restare attrattiva. In questo quadro, l’Italia può leggere Bolzano non come semplice vetrina ma come perno operativo, un punto di connessione stabile con l’area DACH – Germania, Austria, Svizzera – dove capitale, industria e ricerca dialogano con naturalezza.

Tra corridoi e stand abbiamo toccato con mano soluzioni che trasformano il truciolato in plastiche biodegradabili, piattaforme che mettono in contatto clienti e lavoratori manuali, diagnostica supportata dall’intelligenza artificiale; tutto in mezzo a prototipi, visori VR, idee e racconti d’impresa che restituiscono il respiro dell’ecosistema. La distanza dal “modello Slush” si accorcia: l’incontro tra founder e investitori diventa progetto e il matchmaking produce opportunità verificabili. E lascia l’idea di un nodo italiano dell’innovazione capace di connettere ecosistemi complementari. Non un episodio, ma un segnale: da Bolzano si può fare.

Il main stage dell’evento

I numeri della seconda edizione

Quest’anno a fare tappa a Bolzano sono stati più di 900 partecipanti, 100 startup e 65 speaker internazionali, con investitori presenti per oltre 8 miliardi di euro di asset under management, rappresentanze da più di 15 Paesi . Nel corso della giornata sono stati programmati oltre 1.000 incontri one-to-one, a conferma dell’impronta fortemente orientata al matchmaking e alla creazione di opportunità concrete di collaborazione.

I vincitori della startup competition

Nel corso dell’evento si è svolta una startup competition che ha messo in luce i progetti di successo dell’ecosistema italiano. In finale sono arrivate cinque realtà: Aflabox (Sassuolo, Emilia-Romagna), Biotitan (Milano, Lombardia), Menumal (Seravezza, Toscana), Rilemo (Robbiate, Lombardia) e Zerow (Scandicci, Toscana), attive rispettivamente in agritech, tecnologie industriali, foodtech per la ristorazione, medtech e sostenibilità nella moda.

Il team di Menumal, da sinistra a destra: Davide Zemmi, Leopoldo Angelini e Leonardo Biagi

La giuria ha proclamato Menumal vincitrice; il secondo posto è stato assegnato ex aequo a Rilemo e Biotitan. Alla prima classificata spettano tre biglietti per l’evento internazionale di Slush a Helsinki, mentre alle prime tre verrà fornita una consulenza gratuita dello Studio Legale De Poli. Tutte le 5 finaliste beneficeranno di una consulenza gratuita di EWOR, fellowship paneuropea dedicata ai founder di successo.

«L’Europa attrae talento perché unisce grandi valori e un senso di libertà difficile da trovare altrove. In diversi ecosistemi del nostro continente è già molto semplice costruire startup di successo: abbiamo tutto ciò che serve. Dobbiamo solo alzare l’asticella dell’ambizione – senza farci bloccare dalle normative – continuando a sostenere i founder. Così creeremo sempre più unicorni qui, rendendo l’Europa persino più attrattiva dei mercati USA e asiatici», dichiara Peter Vesterbacka, co‑fondatore di Slush e creatore di Angry Birds.

Cristian Frigo, Co-founder e CEO di Bolzano Slush’D, commenta: «Questa seconda edizione di Bolzano Slush’D è stata un grandissimo successo, confermando la vitalità del nostro ecosistema e la voglia di fare impresa. L’energia in sala, la qualità delle conversazioni e della startup competition hanno trasformato il networking in opportunità concrete. È la prova che Bolzano può essere un punto di riferimento dove founder e investitori si incontrano per costruire crescita e innovazione. Grazie a partner, sponsor, speaker, volontari e alla community: continuiamo su questa rotta».

Le startup finaliste

Aflabox | http://www.aflabox.ai | Sassuolo (MO), Emilia-Romagna, Italia | Sustainability & Environment – Agtech & Agricolture

Aflabox ha sviluppato un dispositivo portatile, leggero e alimentato a batteria, che sfrutta imaging UV, spettroscopia NIR e intelligenza artificiale per rilevare le aflatossine nei cereali (come mais), semi oleosi e noci.

Biotitan | http://www.biotitan.it | Milano, Lombardia, Italia | Manufacturing & Industry – Industrial Technology

Biotitan è risultata vincitrice dello Startup Contest 2025 (ambito Future Hub 2025, Klimahouse & PoliHub), grazie alla sua tecnologia di lunga durata che riduce consumo di detergenti, acqua e inquinamento chimico, migliorando sicurezza e sostenibilità ambientale.

Menumal | http://www.menumal.it | Seravezza (LU), Toscana, Italia | Consumer Goods & Services – Food & Beverage

Menumal è una soluzione SaaS che rivoluziona il settore della ristorazione offrendo menù digitali intelligenti, interattivi e altamente personalizzabili. Invece di affaticarsi con PDF datati o siti statici, i ristoratori possono aggiornare i propri menù in tempo reale semplicemente tramite messaggio su WhatsApp – tutto grazie a un chatbot integrato chiamato Mal.

Rilemo | http://www.rilemo.it | Robbiate (LC), Lombardia, Italia | Health & Biotechnology – Medtech & Healthtec

Sviluppa un dispositivo portatile di imaging diagnostico, alimentato da Intelligenza Artificiale, progettato per rilevare in tempo reale la presenza, la tipologia e la quantità di accumuli patologici di fluidi (come edemi o sangue) in varie aree del corpo.

Zerow | http://www.zerow.it | Scandicci (FI), Toscana, Italia | Sustainability & Environment – Sustainability Solutions

L’obiettivo è trasformare gli scarti di tessuto e pelle in risorse di valore, riducendo drasticamente i rifiuti nell’industria della moda italiana, in particolare quella di lusso.

Nell’immagine in apertura, l’area espositiva delle startup di Bolzano Slush’D (credits Ufficio Stampa Bolzano Slush’D)

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