Bolzanism, arriva in città il progetto che parla anche di casa tua

Coinvolgere i cittadini in una nuova interpretazione della città e dunque nella costruzione di una nuova identità dei luoghi quotidiani. A partire dallo spazio più importante: la casa. “Bolzanism. Racconti dell’abitare a Bolzano” è un progetto della Piattaforma delle Resistenze 2017 proposto dagli architetti di Campomarzio – collettivo che unisce esperienze pratiche e teoriche nei campi dell’architettura, dell’urbanistica, della ricerca e della comunicazione visiva, in particolar modo nella provincia di Trento – in collaborazione con Cooperativa 19 – piattaforma nata a Bolzano per lo sviluppo di progetti, servizi e competenze nell’ambito culturale.

Attraverso uno studio e un riscontro diretto sul campo con i cittadini, Bolzanism mira a ricostruire e rappresentare l’evoluzione dell’abitare di alcuni tra i più significativi complessi residenziali popolari del ‘900 – cellule base nella produzione dei quartieri – della città di Bolzano, dall’epoca della loro costruzione a oggi. Lo studio della dinamica evolutiva della città, la scelta di alcuni complessi rappresentativi e l’organizzazione di incontri – come feste di condominio e momenti di riflessione – con gli inquilini, avviano il processo di confronto che coinvolge le persone stesse nella ridefinizione della propria identità collettiva e nell’immaginare il futuro della comunità coniugandolo con nuovi strumenti e nuove interpretazioni. Sono molti gli attori del territorio coinvolti nel progetto, in particolare Ipes e Ordine degli Architetti.

I condomini scelti per Bolzanism verranno svelati il 23 aprile

Nell’ambito del Festival delle Resistenze, il 23 aprile alle ore 16.30 sotto il tendone di piazza Matteotti, verranno svelati i 5 complessi scelti per il progetto e illustrata la ricerca svolta fino a questo momento. Dopo il Festival inizierà il percorso di “Bolzanism” vero e proprio, che coinvolgerà attraverso una mostra itinerante e incontri comuni proprio gli abitanti dei complessi residenziali selezionati nei mesi di maggio e giugno. L’obiettivo è quello di stimolare una presa di coscienza da parte degli abitanti della storia del proprio caseggiato (o gruppo di caseggiati) e della relazione tra questa e la storia del quartiere e della città, e di ottenere dagli inquilini la narrazione individuale della propria “micro-storia”.

Ti potrebbe interessare