Provincia, bilancio da 5,6 miliardi. Sgravi fiscali per 320 milioni di euro

Con la Relazione al bilancio 2017 illustrata oggi dal presidente della Provincia Arno Kompatscher al plenum del Consiglio provinciale è iniziata la trattazione del documento contabile da 5,6 miliardi di euro. Ampliare gli spazi di manovra dell’Alto Adige, migliorare ulteriormente la qualità della vita, rafforzare il radicamento di tutti e tre i gruppi linguistici in questa terra: questi gli obiettivi sovraordinati contenuti nella relazione del Presidente, da raggiungere attraverso il consolidamento e il potenziamento dell’autonomia, una strada percorsa finora con successo. Il bilancio, ha detto Kompatscher, è in tal senso lo strumento centrale di guida e gestione per lo sviluppo sociale ed economico.

Soffermandosi sull’autonomia, Kompatscher ha parlato della necessità di aggiornarla costantemente, ma una chance è sfumata con la bocciatura della riforma costituzionale: tuttavia la maggioranza degli altoatesini ha votato sì e ha espresso un chiaro mandato per lo sviluppo ulteriore e l’ampliamento dell’autonomia, ha osservato Kompatscher. Il budget spendibile del bilancio 2017 si attesta sui 4,856 miliardi di euro, 42 milioni in meno rispetto al 2016. Tra i capitoli di spesa aumentati il Presidente ha ricordato 54 milioni di euro per il nuovo contratto intercompartimentale del settore pubblico, 45 milioni per l’assunzione di altri 100 medici, 120 infermieri e per l’assistenza ai non autosufficienti.

La Giunta provinciale prosegue sulla strada degli sgravi fiscali, tutti confermati, che comportano un minore introito di 320 milioni. “Soldi che restano nelle tasche dei cittadini e delle imprese. Oggi non tutti sono contenti che la Giunta provinciale abbia sostituito il sistema dei contributi a pioggia con quello degli sgravi fiscali. Se avessimo voluto semplificarci la vita, avremmo mantenuto i contributi a pioggia, di cui si fa uso per suscitare riconoscenza politica e incoraggiare la rielezione. Invece il nostro sistema attuale richiede una buona dose di disciplina politica. Tuttavia siamo convinti che il nuovo sistema non solo sia molto più efficace, ma essenziale per ridurre la burocrazia”, ha detto Kompatscher.

Un’attenzione particolare nel bilancio 2017 è dedicata all’occupazione, dove sono necessari ulteriori sforzi per raggiungere il traguardo prefissato dell’80% di occupati entro il 2020. Il Presidente ha ricordato che aiuti in tal senso arrivano dal FSE, dalla Borsa del lavoro elettronica, dagli incentivi all’economia e dalle riduzioni fiscali. Il sostegno alle famiglie si concretizza attraverso contributi finanziari, una migliore conciliazione lavoro-famiglia, l’ampliamento quantitativo e qualitativo dell’assistenza alla prima infanzia, che sarà uno dei focus del 2017 con il nuovo modello di finanziamento. La Giunta ha portato la dotazione del capitolo famiglia a 75 milioni di euro, quasi il doppio della cifra impegnata 10 anni famalgrado la stagnazione delle nascite. Le spese per l’istruzione sono state definite da Kompatscher “un investimento per il futuro, perchè il futuro di un territorio è strettamente legato all’istruzione scolastica e alla formazione.” Buona formazione significa contrasto al rischio disoccupazione e buone offerte formative sono importanti per ridurre la forbice sociale, ha ricordato il Presidente. Al bene primario della casa la Provincia ha riservato nel bilancio 2017 13,5 milioni di euro in più, per complessivi 140 milioni. Sono in arrivo nuovi modelli abitativi e una nuova legge provinciale aggiornata.

Grazie agli investimenti nelle infrastrutture la Provincia insisterà nel 2017 su accessibilità e messa in rete, sia nel settore strade che nella banda larga. Al trasporto pubblico locale sono destinati 191 milioni di euro e nell’interesse pubblico saranno gestiti il nuovo bando di assegnazione dei servizi e il periodo di transizione. La Giunta proseguirà a pieno ritmo gli sforzi nei progetti su rotaia, anche in base a quanto deciso con la strategia del clima “Energia Alto Adige 2050” e con il Piano di mobilità elettrica. Nel suo intervento Kompatscher si è soffermato sul positivo sviluppo economico, che proseguirà nel 2017. Anche nei prossimi due anni la Giunta metterà la politica economica e del lavoro al centro della sua azione, “perché abbiamo assolutamente bisogno della forza economica per mantenere gli standard raggiunti in materia di istruzione, sanità e sociale”, ha spiegato. Tra le priorità figurano le misure per incentivare ricerca e innovazione, il riordino del commercio, la riorganizzazione delle organizzazioni turistiche.

Una rilevanza particolare assumono nel bilancio i comparti sanità e sociale. “Per la sanità spendiamo quasi un quarto del nostro budget. Chi afferma che l’Azienda sanitaria viene distrutta a causa del regime di risparmio, è esortato ad analizzare più a fondo il bilancio”, ha chiarito Kompatscher. La riforma sanitaria approvata assicura servizi di qualità a lungo termine su tutto il territorio e in particolare nella periferia, ha ricordato il Presidente. “Non prevede la riduzione dei posti letto in periferia, bensì una maggiore delocalizzazione dei posti letto per acuti, che saranno spostati in periferia. Facciamo la riforma della sanità per creare un’azienda che punta a rispondere alle esigenze dei cittadini con prestazioni di alta qualità, e non incentrata sugli interessi di campanile.” La forza e le notevoli capacità di una provincia come quella di Bolzano, ha proseguito Kompatscher, si devono poter misurare anche dal modo in cui si prende cura dei deboli, degli anziani e degli emarginati. Ha ricordato che secondo le rilevazioni ASTAT la percentuale delle famiglie a rischio povertà è rimasta stabile al 16,6% dal 2003 e che i mezzi per assicurare prestazioni sociali ai cittadini sono stati incrementati a 468 milioni di euro. Per l’assistenza ai 15.800 non autosufficienti sono previsti nel bilancio provinciale ben 204 milioni di euro.

Nella Relazione non poteva mancare un ampio richiamo al tema Europa, percorsa da paure e insicurezze: è molto difficile sviluppare un’opportunità dalla questione delle migrazioni, tuttavia nell’Euregio si è riusciti a mantenere aperto il passaggio di confine al Brennero, ha ricordato Kompatscher. La parola d’ordine è solidarietà: “Non è possibile che solo pochi facciano per l’Europa ciò che, secondo le disposizioni europee, dovrebbe essere fatto da tutti gli Stati membri. L’Italia non può essere lasciata sola sulla questione dei profughi”, ha ripetuto il Presidente. A tale proposito Kompatscher ha voluto ringraziare “tutti coloro che si sono prodigati per l’accoglienza e l’assistenza dei profughi.” In materia di integrazione dei nuovi cittadini, l’Alto Adige punta in particolare su apprendimento linguistico e mediazione culturale, seguendo il principio “stimolare e sostenere”, perchè l’integrazione non deve essere una via a senso unico. Da un lato si amplia l’offerta relativa all’integrazione, dall’altro si richiede più di prima responsabilità personale e disponibilità all’impegno.

Nell’autunno 2017 la Provincia di Bolzano assumerà il coordinamento dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino: “Lavorerò per rafforzare il principio ispiratore dell’Europa delle Regioni come via verso l’unità del territorio all’interno della cornice europea, affinché ciò che faceva parte di un’unica entità torni ad avere uno sviluppo comune”, ha concluso Kompatscher esortando i gruppi linguistici a non alzare nuove barriere in Alto Adige e a lavorare assieme “per un forte radicamento alla propria storia e alle proprie tradizioni, nel rispetto reciproco, fieri della nostra pluralità e aperti.”

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