Bici sui sentieri, ai sindaci la decisione se vietarle o meno

Bici sui sentieri: ai sindaci l’ultima parola. La Giunta provinciale modifica il regolamento sul transito delle bici lungo i sentieri escursionistici e i sindaci potranno decidere dove e quando imporre i divieti. In Alto Adige la rete dei sentieri, lunga ben 15.500 km, viene spesso utilizzata anche dai ciclisti, in maniera particolare dagli appassionati di mountain bike. Pur non essendoci un esplicito divieto di transito lungo i percorsi forestali, che portano alle malghe o si inerpicano nei boschi, accadono spesso situazioni di conflitto con gli escursionisti. Sino a oggi i limiti al transito delle bici riguardavano solamente poche e determinate zone poste sotto particolare tutela dal punto di vista naturalistico e paesaggistico (ad esempio il sentiero che porta dalla Forcella Lavaredo alle Tre Cime) o per motivi di sicurezza (alcune aree dell’altopiano del Renon dove vi era il rischio di pericolosa «convivenza» tra bici e cavalli).

La nuova decisione della Giunta

Su proposta dell’assessore Arnold Schuler, e al termine di un processo partecipativo che ha coinvolto tutte gli attori in causa, la Giunta provinciale, martedì 29 maggio, ha approvato la modifica di un decreto risalente al luglio del 2000 riguardante il regolamento di esecuzione dell’ordinamento forestale. Viene demandato ai sindaci, nei territori con vincolo idrogeologico-forestale, il potere di «vietare il transito delle biciclette sulla rete sentieristica o singoli tratti della stessa, qualora a causa di detto transito sorgano conflitti con gli escursionisti o con l’attività agricolo-forestale». Il divieto di transito per le biciclette dovrà essere segnalato con un apposito cartello, l’osservanza del divieto stesso sarà affidata al Corpo forestale provinciale.

 

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