Autonomia energetica, il parere degli esperti: «L'Alto Adige può intervenire sui prezzi e regolare il mercato»

La Provincia Autonoma di Bolzano può istituire un’autorità di regolamentazione autonoma per il settore energetico. Inoltre, c’è un margine di manovra che permetterebbe di regolare il mercato locale dell’elettricità con interventi sui prezzi. Sono questi i principali risultati di un parere legale commissionato dalla Federazione Energia Alto Adige SEV e dalla Camera di Commercio di Bolzano agli esperti legali Prof. Peter Hilpold dell’Università di Innsbruck e Prof. Paolo Riva dell’Università di Padova. Il parere è stato presentato oggi in Consiglio provinciale nel corso di un’audizione sul tema “Approvvigionamento energetico dell’Alto Adige”.

I quesiti di grande importanza oggetto del parere sono due. Le competenze giuridiche autonome della Provincia nel settore energetico permettono l’istituzione di una propria autorità di regolamentazione? E, ancora, è possibile una regolazione autonoma del mercato elettrico in Alto Adige? I giuristi, dopo aver esaminato la legislazione e la giurisprudenza in Alto Adige, in Italia e a livello comunitario, hanno risposto ad entrambi i quesiti con un chiaro “sì”. “Lo abbiamo sempre dichiarato nelle nostre prese di posizione ed ora è stato confermato. Possiamo permetterci più autonomia”, sottolinea il direttore di SEV Rudi Rienzner. “Il parere legale dei due professori universitari parla chiaro: la realizzazione di un’autorità di regolamentazione autonoma nel settore dell’energia nella Provincia Autonoma di Bolzano è giuridicamente possibile. L’Alto Adige non può lasciarsi sfuggire questa opportunità”, è convinto Michl Ebner, presidente della Camera di commercio di Bolzano.

Nel regolare il settore dell’energia, lo Stato sta esercitando competenze che in realtà apparterrebbero alla Provincia. Quindi – secondo il parere degli esperti – la Provincia deve istituire una propria autorità di regolamentazione. Questa regolamentazione autonoma del mercato potrebbe includere anche importanti spazi di manovra nella determinazione dei prezzi e nell’impostazione dei contratti. A titolo di esempio, il mix energetico della produzione in Alto Adige differisce significativamente dall’offerta italiana, anche grazie all’alta percentuale di energia idroelettrica. “Produciamo senza l’utilizzo del costoso gas fossile, peraltro importato, e potremmo quindi offrire la nostra energia elettrica a prezzi molto più vantaggiosi”, spiega il presidente di SEV Hanspeter Fuchs. E, aggiunge: sarà ora compito della Provincia “prendere le misure necessarie”.

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