Assoimprenditori, l'appello: «Meno tasse e più Europa»

Non poteva che essere Bressanone, considerata la “silicon valley” dell’Alto Adige, la sede per l’annuale ricevimento di Assoimprenditori. Nell’imponente cornice della Durst Phototechnik, gli Industriali si sono dati appuntamento per fare il punto sulla situazione imprenditoriale attuale in Alto Adige e per focalizzare le sfide del futuro. A farlo non c’era però il presidente Federico Giudiceandrea, bensì il suo vice Nikolaus Tribus.

Sul palco, Tribus ha voluto inizialmente fotografare la situazione economica: in provincia si contano 473 imprese associate per un fatturato di 13,1 miliardi di euro, pari al 17% dell’economia sudtirolese e che vede occupati 38.633 dipendenti, di cui il 90% a tempo indeterminato con una retribuzione del 40% più alta della media locale. Punto di forza indiscutibile è l’export: solo le imprese manifatturiere altoatesine contribuiscono per oltre il 90% , generando 2,54 miliardi di auro dallo spostamento di merci in oltre 170 Paesi nel mondo: «Solo chi crea lavoro e porta avanti l’economia può tenere in piedi la società. Noi di Assoimprenditori non abbiamo mai chiesto un contributo a pioggia».

Tanti i punti su cui il vice presidente si è voluto soffermare, in particolare sulle problematiche che fanno da freno a mano al settore. In primis, riecheggia l’appello “meno tasse e più Europa”. Secondo Tribus non c’è futuro senza un’ Europa unita, con la speranza di riuscire ad abbassare una tassazione sul lavoro tra le più alte del continente, oltre ai costi dei terreni e dell’energia del 30% più alti rispetto ai competitor esteri e scarsa raggiungibilità del territorio. E quindi bisogna puntare su innovazione, formazione e internazionalizzazione. E per farlo Tribus ha chiesto l’aiuto di tutti, dal NOI Techpark all’Unibz:  Crediamo che finora il parco tecnologico si è rivolto alle imprese in modo insufficiente ma da parte nostra c’è piena disponibilità a collaborare. Inoltre, assieme alla Lub abbiamo messo in piedi percorsi su misura per le nostre esigenze. Ora anche le imprese devono cercare il contatto con l’Università».

Poi ancora un pensiero sull‘autostrada del Brennero, arteria vitale per l’economia provinciale e non alla quale non vanno imposti divieti , l’aeroporto di Bolzano, struttura da sfruttare e spingere per aprire nuovi orizzonti nel campo della mobilità, lo snellimento della burocrazia e il carico fiscale ed infine un augurio di coltivare al massimo il plurilinguismo, vero lasciapassare per il mondo del lavoro.

Alexander Ginestous

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