Termoscanner, turni anche il pomeriggio: come sarà l'apertura scuole Alto Adige

Apertura scuole Alto Adige: in classe a turni, magari facendosi misurare la febbre col termoscanner prima dell’entrata. Anche il pomeriggio, probabilmente per tutti. Alternando lezioni in classe con quelle online. E con la possibilità, soprattutto nella bella stagione, di utilizzare anche gli spazi aperti. Al momento manca ancora la certezza di come sarà apertura scuole Alto Adige, ma le ipotesi che sono state elencate non sono certo così lontane dalla realtà. Forse non tutte, ma per la maggior parte sì: a settembre si torna sui banchi, questo è l’orientamento nazionale, ma cambierà totalmente il modo di fare scuola.

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Apertura scuole Alto Adige, la task force

In questi giorni la scuola italiana, oltre a programmare l’avvio del prossimo anno scolastico, sta riprogettando un nuovo modello scolastico per il futuro. Per individuare le nuove modalità possibili per apertura scuole Alto Adige in tempi di nuovo coronavirus è stata costituita una task force, un gruppo di lavoro che analizzi le possibili soluzioni e individui una strada percorribile per tutte le realtà scolastiche del territorio. Il prossimo 4 maggio, al primo incontro della task force “La scuola ricomincia”, saranno presenti docenti e dirigenti di tutta la provincia e dei diversi gradi scolastici, l’amministrazione provinciale, gli ispettori, i genitori e gli studenti. «Fare rete è fondamentale per programmare il futuro – spiega l’assessore alla scuola Giuliano Vettorato – quando si tornerà in aula la scuola potrebbe non essere più la stessa ed è dunque importante sfruttare le tante esperienze maturate in questo periodo di emergenza».

Molte le ipotesi che la task force dovrà analizzare: suddividere gli studenti di una classe in gruppi, alternando la presenza fisica e quella online, oppure tra mattina e pomeriggio; scaglionare ingressi e uscite; ruotare le classi ampliando il tempo scuola (con turni di mattina, di pomeriggio o di sabato); usare gli spazi aperti in connessione con quelli chiusi. «Dobbiamo guardare alla questione con una prospettiva ampia – spiega il Sovrintendente Vincenzo Gullotta – aprendo il dialogo anche agli enti locali, al mondo vivo della scuola reale e a chi le ruota intorno, per garantire misure veramente efficaci per tutti. Non dimentichiamo che la salute e l’istruzione viaggiano insieme».

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