L'IRE tasta il polso al commercio altoatesino: bene l’ingrosso, difficoltà per dettaglio e veicoli

La rilevazione estiva del Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano mostra una situazione ancora positiva per il commercio all’ingrosso altoatesino, con quasi nove imprese su dieci che prevedono per quest’anno una redditività quantomeno soddisfacente. Decisamente più modeste appaiono le aspettative nel comparto del dettaglio e in quello del commercio e della riparazione di veicoli. In entrambi i casi, circa un’impresa su quattro prefigura un risultato d’esercizio insoddisfacente.

Nel commercio all’ingrosso altoatesino le attese di redditività per l’anno in corso rimangono positive, con quasi nove imprese su dieci che prevedono un risultato d’esercizio quantomeno soddisfacente. Tali aspettative beneficiano del buon andamento del giro d’affari, segnalato in aumento in sette casi su dieci, soprattutto sul mercato locale altoatesino e su quello nazionale. Bisogna tuttavia considerare come gli incrementi di fatturato siano in parte dovuti al deciso rincaro di molte merci, soprattutto nei comparti dei materiali da costruzione, dell’abbigliamento, degli alimenti e dell’arredamento. Anche le intenzioni di investimento delle imprese del commercio all’ingrosso sono in aumento, in particolare per quanto riguarda fabbricati, macchinari e apparecchiature.

Nel commercio al dettaglio si osserva invece un deterioramento del clima di fiducia rispetto alla precedente rilevazione primaverile, con un quarto delle imprese che prefigura per quest’anno una redditività insoddisfacente. Nei mesi scorsi i fatturati sono aumentati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, per effetto della ripresa dei flussi turistici e dell’aumento dei prezzi di vendita. Tuttavia, spesso ciò non è bastato a compensare i maggiori costi di approvvigionamento delle merci e dell’energia. I dettaglianti lamentano inoltre un forte inasprimento della concorrenza. A livello delle singole branche, il clima di fiducia più modesto si osserva nel comparto dei supermercati, minimercati e grandi magazzini, nonché in quello del commercio senza sede fissa, dove oltre un terzo delle imprese lamenta una redditività insufficiente. Maggiore ottimismo si respira invece nelle branche dell’abbigliamento e dei prodotti cosmetici e farmaceutici, dove nella quasi totalità dei casi gli esercenti confidano in una redditività soddisfacente.

Anche il settore del commercio e della riparazione di veicoli affronta una situazione complessa, tanto che quasi un quarto delle imprese prevede per quest’anno un risultato d’esercizio insoddisfacente. Nonostante il generalizzato aumento dei prezzi di vendita, nei primi quattro mesi dell’anno il volume d’affari è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, anche per effetto dei ritardi nelle consegne da parte delle case produttrici. Negative appaiono anche le valutazioni circa le condizioni di mercato, in particolare riguardo all’andamento dei costi operativi e alla puntualità dei clienti nei pagamenti. Tutto ciò si ripercuote sull’attività di investimento, che quest’anno subirà una contrazione.

Il Presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, sottolinea le profonde trasformazioni in atto nel settore dell’auto: “La transizione verso la propulsione elettrica rappresenta una vera e propria rivoluzione per l’intera filiera dell’automotive e coinvolge anche il comparto della vendita e riparazione dei veicoli. Sarà importante supportare le imprese altoatesine del settore in questo difficile processo di adattamento.”

«Particolarmente soddisfacente risulta soprattutto il positivo sviluppo nel settore del commercio all’ingrosso – un comparto spesso trascurato nell’ambito del dibattito pubblico – dichiara Philipp Moser, Presidente dell’Unione -. Nel commercio al dettaglio, invece, è giunto il momento di affrontare un problema fondamentale: il fatto che le multinazionali dell’online continuino a non pagare le tasse su quanto guadagnano è un oltraggio verso le nostre aziende piccole e a conduzione familiare. Ciò che auspichiamo è l’introduzione di regole eque per tutti!».

«Bene per l’ingrosso favorito dalla buona affluenza turistica – spiega Elena Messina, Presidente Confesercenti Alto Adige Südtirol -. Il commercio al dettaglio deve fare i conti con il calo della domanda, vedi partenza dei saldi sottotono, rispetto a un eccesso di offerta aggravato dall’e-commerce e da un’inflazione che non si vedeva da 30 anni. Emergenza climatica, guerra alle porte, instabilità politica e aumento della povertà ostacolano la ripresa economica basata sui consumi e mettono a dura prova la creatività dei commercianti tradizionali e dei mercati».

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