
Alto Adige, l'edilizia riparte: oltre 600mila immobili
L’istituto provinciale di statistica ASTAT ha pubblicato il volume “Attività edilizia e mercato immobiliare in provincia di Bolzano – 2015”. Al momento della rilevazione, il patrimonio immobiliare altoatesino ammontava a 607.228 unità immobiliari, per il 45,7% classificate come abitazioni. Il 2015 ha visto un miglioramento della situazione del comparto edilizio, soprattutto in virtù dell’aumento dei permessi di costruire ritirati dai beneficiari per nuove costruzioni residenziali. I valori degli immobili ad uso abitativo rimangono stabili nel comune di Bolzano, mentre sono in leggero aumento nel resto della provincia.
In un anno il numero di unità immobiliari presenti sul territorio è aumentato dell’1,2%; in particolare le abitazioni crescono dell’1,1% e le unità aventi uso economico del 2,1%. La proprietà è unica per 435.536 unità immobiliari (71,7%), mentre in 130.793 casi (il 21,5%) essa è condivisa tra due o più persone. La nuda proprietà è utilizzata per 27.777 unità (4,6%). L’usufrutto, infine, riguarda il 6,8% dei casi. Su una singola unità immobiliare possono essere iscritti più diritti di godimento. Dal raffronto con l’anno precedente emerge una netta crescita della nuda proprietà (+14,8%). L’incremento è superiore nei maggiori centri urbani rispetto al restante territorio provinciale.
Nel 2015 sono stati concessi e ritirati permessi di costruire per una cubatura di 3,0 milioni di m³, per due terzi destinati a nuovi fabbricati e per un terzo agli ampliamenti. Rispetto all’anno 2014 si registra un incremento della cubatura prevista dai permessi di costruire (+1,6%). I nuovi fabbricati crescono del 9,4%, mentre gli ampliamenti calano dell’8,0%.I permessi di costruire per fabbricati residenziali aumentano (+5,6%); quelli per fabbricati non residenziali diminuiscono (-1,1%). Tra i primi si verifica un incremento dei nuovi fabbricati (+9,4%) e un calo degli ampliamenti (-8,0%), tra i secondi l’andamento è opposto (rispettivamente -2,0% e +0,2%). Le abitazioni previste dai permessi di costruire sono 2.457, in aumento del 14,2%.
La Provincia autonoma di Bolzano ha liquidato nel 2015 176 milioni di euro, dei quali 51 milioni di euro finalizzati a contributi per la nuova costruzione, l’acquisto e il recupero della prima casa. La modalità di agevolazione più richiesta dai cittadini è rappresentata dai contributi a fondo perduto. Essi ammontano a 50,4 milioni di euro, con una diminuzione dello 0,9% rispetto al 2014. Calano le domande presentate, passate da 3.400 a 3.122 unità (-8,2%), soprattutto a causa dell’introduzione di punteggi minimi per potere accedere ai contributi provinciali (delibera della Giunta provinciale del 14 aprile 2015, n. 423). Sono state approvate 1.733 domande (-2,7%). Nove domande su dieci hanno rispettato i requisiti previsti dalla normativa. Le agevolazioni concesse sulla base dell’importo teorico delle detrazioni fiscali per interventi di recupero edilizio privato hanno visto una richiesta pari a 8,7 milioni di euro. Per il sistema di finanziamento denominato “Bausparen”, nato nel luglio del 2015 e gestito contabilmente dalla società Alto Adige Finance Spa, sono invece state erogate somme per 11,5 milioni di euro.
Kompatscher: il trend è in crescita
“Ciò che emerge – commenta il presidente e assessore all’economia Arno Kompatscher – è che un settore in crisi e che presentava numeri negativi sin dal 2007, mostra finalmente un trend in crescita. E questo già a partire dal 2015. Per l’anno in corso ci aspettiamo dati ulteriormente positivi”. Per la prima volta dal 2007, infatti, le ore di lavoro nell’edilizia sono cresciute del 2,4% raggiungendo, nell’anno 2015, quota 14,6 milioni, e l’aumento si riverbera anche sul numero dei lavoratori attivi nell’industria edilizia, cresciuti del 2,9%. Resta il segno meno, invece, per quanto riguarda le aziende iscritte alla Cassa edile, che a ottobre dello scorso anno erano 1.487: nello stesso periodo dell’anno precedente erano l’1,8% in più. Un dato, viene sottolineato nello studio ASTAT, che si può spiegare con il fatto che “in una situazione di sofferenza, gli operatori economici tendono a privilegiare un assetto che garantisca la partecipazione a più lavori possibili, talvolta riunendosi in forme cooperative o societarie per unificare gli impegni e ottimizzare le risorse”. “In ogni modo – aggiunge Kompatscher – la crescita degli occupati e delle ore lavorate significa che il settore ha ripreso a respirare, e in futuro è previsto un ulteriore impulso positivo dalla nuova legge provinciale sugli appalti che punta ad un rafforzamento del tessuto imprenditoriale locale”. Tra i motivi che stanno alla base della ripresa dell’edilizia, tra gli altri, figurano anche l’anticipo del bonus fiscale per le ristrutturazioni e il modello Bausparen avviato nell’edilizia abitativa.