Alto Adige, 69% di energia da fonti rinnovabili

Il 69% di energia che proviene da fonti rinnovabili, l’abbattimento delle emissioni di CO2 e consumo energetico in calo. L’Alto Adige tira le somme sulla strada degli obiettivi da raggiungere nel 2050. L’Alto Adige, ha ricordato oggi a Palazzo Widmann l’assessore provinciale all’ambiente e energia Richard Theiner, vuole consolidare ulteriormente il suo ruolo di battistrada nella politica energetica e climatica grazie al Piano clima energia 2050. Gli obiettivi definiti nel 2011 erano chiari: migliorare l’efficienza energetica, ridurre i consumi pro capite e le emissioni di CO2, sostituire le fonti di energia fossile con quelle rinnovabili. Il Piano indica la strada che l’Alto Adige vuole seguire per diventare un KlimaLand a livello internazionale e adottare un approccio sostenibile alla questione energetica. Le misure del Piano delineano il percorso da seguire nei prossimi decenni attraverso l’adozione di obiettivi intermedi e di verifiche da effettuarsi ogni cinque anni, per consentire un’eventuale ridefinizione delle misure. Theiner e il direttore dell’Agenzia provinciale per l’ambiente Flavio Ruffini hanno illustrato i primi risultati intermedi.

“I riscontri sono positivi, siamo sulla strada giusta per diventare un Klimaland nel cuore delle Alpi”, ha detto Theiner sintetizzando i dati dei 3 obiettivi principali. La copertura di consumo energetico con fonti rinnovabili, al 58% nel 2008, è salita al 69% nel 2014 e dovrà arrivare al 75% nel 2020 (al 90% nel 2050). Le emissioni di CO2 pro capite raggiungevano le 4,77 tonnellate annue nel 2008, scese nel 2014 a 4,41 tonnellate. Nel 2020 non dovranno superare le 4 tonnellate e entro il 2050 scendere a 1,5 all’anno. Secondo i risultati, il consumo totale di energia si è leggermente ridotto nel settore elettrico (da 24 a 23%) e nella mobilità (da 30 a 27%), mentre è aumentato nel termico (da 46 a 50%). Il consumo energetico pro capite in Alto Adige era di 2.761 watt nel 2008, sceso lievemente a 2.731 nel 2014. Per il 2020 si vuole arrivare a 2.500 watt e nel 2050 a 2.200. “Note liete anche dalla produzione di energia da fonti rinnovabili, passata da 5.668,81 GigaWattOre (GWh) nel 2008 a 8.297,00 GWh nel 2014″, ha detto Theiner. Un risultato dovuto all’ampliamento dell’idroelettrico ma anche al fotovoltaico e alla biomassa, due fonti che sono cresciute dall’1,2& del 2008 al 6,5% del 2014. Dati significativi se messi poi in relazione alla crescita economica e allo sviluppo demografico, “perchè si osserva che il consumo energetico e le emissioni di CO2 sono calate nonostante il PIL e gli abitanti in Alto Adige siano aumentati”, ha rimarcato l’assessore.

Parlando delle sfide future nel settore, Theiner ha citato l’efficientamento energetico, specie grazie al risanamento edilizio, il consolidamento del fotovoltaico, la mobilità elettrica. Sul fronte della biomassa e dell’idroelettrico, invece, i margini di potenziamento sono minori. Il direttore dell’Apa Ruffini ha preannunciato l’elaborazione di un masterplan sull’ammodernamento della rete dell’infrastruttura del trasporto energetico, che sarà sottoposto a breve alla Giunta provinciale. Riassumendo, Theiner ha affermato che nel raffronto europeo l’Alto Adige è all’avanguardia nelle energie rinnovabili e nell’uso efficiente della risorsa. Il trend nell’ultimo biennio si sta rivelando ancora migliore, “e quindi siamo certi di poter raggiungere gli obiettivi finali a tutela del clima”, hanno concluso Theiner e Ruffini.

Ti potrebbe interessare