In Alta Badia il turismo è sostenibile: ecco la certificazione internazionale «GSCT»

L’Alta Badia è una destinazione turistica sostenibile e attenta all’ambiente. A dirlo è la GSTC, Global Sustainable Tourism Council, una certificazione internazionale di garanzia del turismo sostenibile che il territorio altoatesino ha ricevuto nei giorni scorsi. Ad oggi l’Alta Badia è la quarta realtà territoriale in Italia insieme a Valsugana, Tarvisio e San Vigilio a ricevere la prestigiosa certificazione GSTC, a dimostrazione che l’orchestrazione fra gli operatori turistici, le istituzioni, gli abitanti del luogo e anche i numerosi ospiti che visitano la valle sta ottenendo risultati concreti. Grazie al supporto delle amministrazioni comunali hanno preso il via diverse iniziative in tale ambito, che vanno dalla tutela dell’ambiente alla responsabilità verso il territorio e l’ospitalità.

Per ottenere la certificazione infatti, bisogna prestare attenzione a quattro fattori principali: la gestione sostenibile, la sostenibilità socio-economica, la sostenibilità culturale e la sostenibilità ambientale. “Abbiamo sviluppato una strategia che mira ad una sostenibilità a livello trasversale e in tutte le sue dimensioni: gestionale, ambientale, culturale e socio-economica. Ad esempio, dedichiamo una particolare attenzione a progetti a favore della mobilità sostenibile, riforestazione dei nostri boschi, riduzione delle emissioni di CO2 e all’organizzazione di eventi a basso impatto ecologico. Senza perdere di vista altri aspetti importanti come la sensibilizzazione di residenti ed ospiti verso le tematiche green, la tutela della cultura e delle tradizioni autentiche del nostro territorio e la valorizzazione dei prodotti locali, puntando sull’economia circolare”, si legge in una nota.

Il marchio Gstc è stato ottenuto attraverso il processo di verifica di Vireo, unico ente di certificazione accreditato da Gstc in Italia.

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