All'Unibz si discute di filantropia, donazioni e fundraising

Le organizzazioni non profit sono attive nei campi più disparati: dalla tutela dei beni culturali e ambientali al sostegno sanitario o sociale di soggetti svantaggiati fino alla cooperazione allo sviluppo. Nonostante la grande eterogeneità degli interventi, tutte conoscono la medesima necessità: garantire la sostenibilità finanziaria del loro intervento nel lungo periodo. A questo proposito, anche in Italia, da oltre un decennio ormai, si è diffusa una figura professionale, il “fundraiser” che aiuta le organizzazioni senza scopo di lucro ad ottenere le risorse economiche che permettano loro di remunerare i servizi che solitamente erogano senza ricevere un corrispettivo ritorno economico o ricevendolo in misura non sufficiente a compensare i costi.

Martedì 18 settembre, (ore 18, aula F6) Mirco Tonin, docente della Facoltà di Economia, in collaborazione con il Centro Servizi Cultura e Volontariato di Bolzano, organizzerà un incontro intitolato Filantropia, donazioni e fundraising. Si tratta di un evento divulgativo, indirizzato in particolare agli operatori del terzo settore in Alto Adige maaperto anche a tutti gli interessati. Oltre a Tonin, i protagonisti della conferenza saranno Stefano Arduini, direttore della rivista e del portale Vita, specializzata sul non profit, e Davide Moro, esperto in fundraising e membro dell’Associazione Italiana Fundraiser. I tre dibatteranno delle più efficaci strategie di raccolta fondi per il terzo settore, citando esempi tratti da esperienze italiane e straniere.

Gli spunti per la discussione proverranno anche dalla recente pubblicazione “The Economics of Philanthropy: Donations and Fundraising”  (MIT Press). Il volume, curato da Mirco Tonin e Kimberley Scharf, professore dell’università di Birmingham in Inghilterra, racchiude gli interventi di numerosi studiosi di economia sul tema delle donazioni e del fundraising.

Tonin, giunto in Unibz a ottobre 2015 dopo aver insegnato all’Università di Southampton, conosce bene il mondo della filantropia anglosassone, avendo realizzato diverse ricerche su sul tema sia in Inghilterra che negli Stati Uniti. Proprio nei paesi di lingua inglese è nato e e si è sviluppata la  professione del fundraiser, ora molto richiesta anche dalle organizzazioni non profit in Italia, e si è sviluppato l’interesse scientifico degli economisti per il terzo settore.

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