Al via il master Euregio che rende più efficiente la PA

Una formazione comune, aggiornata sui nuovi sviluppi e normative. In modo da rendere ancor più efficiente la pubblica amministrazione dell’Euregio, che già vanta tempi di risposta migliori della media italiana. Il processo per metterlo a punto è stato lungo, ma alla fine il 12 settembre si è alzato il sipario sul primo Master Euregio in pubblica amministrazione (EMEPA), che vede coinvolte, in un lavoro comune, le Università di Bolzano, Trento ed Innsbruck. Obiettivo del corso biennale rivolto a laureati è dare una formazione comune al personale pubblico che opera in Euregio. Il Master è pensato per chi già lavora nella pubblica amministrazione e fornisce conoscenze giuridiche e amministrative, con lezioni si svolgeranno in tedesco, inglese e italiano.

Dal mondo universitario il benvenuto ai partecipanti arriva dalla responsabile accademica del Master, Stefania Baroncelli, che ricorda come «l’idea del Master è stata difficile da mettere in pratica, ci sono voluti tre anni di gestazione per questo ambizioso progetto». «Abbiamo dovuto affrontare molte sfide –spiega- tra cui le barriere linguistiche e le diverse normative vigenti nelle tre regioni Euregio. Abbiamo cercato di creare un’amministrazione europea con lo scopo di aumentare la qualità della pubblica amministrazione, di essere più flessibili e di permettere agli studenti di fare networking per progetti europei.» Sul concetto di identità europea torna anche il rettore dell’Università di Bolzano, Paolo Lugli, che nel suo discorso di benvenuto afferma: «Le università non hanno confini, il sapere non ha confini. È importante sentirsi europei e non radicati in un territorio. L’Euregio e questo Master sono motivo di orgoglio per noi, per essere riusciti ad oltrepassare questi confini». Anche il vice rettore dell’Università di Innsbruck, Bernhard Fügenschuh, porta come esempio la collaborazione fra le tre regioni per l’abbattimento di barriere: «Le Alpi non ci dividono, l’Europa non è divisa».

Non potevano mancare i saluti istituzionali dei rappresentanti del Trentino, dell’Alto Adige e del Land Tirolo. «Volevamo fare un corso di studi – ha detto il presidente Arno Kompatscher – che rappresenti un valore aggiunto per i nostri collaboratori». Günther Platter, ha rimarcato presidente del Land Tirolo: Ssono convinto che sarà una collaborazione di successo». Il rappresentante trentino sottolinea l’importanza di investire nella pubblica amministrazione nell’epoca della spending review, dove ad essere tagliate per prime sono proprio le risorse umane. «Noi pensiamo che la pubblica amministrazione sia un investimento, non uno spreco di soldi».

I 27 partecipanti sono stati selezionali in base al loro curriculum e con un colloquio orale. Le lezioni si terranno in diverse sedi tra cui l’Università di Bolzano, Trento e Innsbruck. «Gli orari e il programma sono impegnativi» spiega Baroncelli, ma questo non sembra aver scoraggiato i partecipanti che si sono iscritti con l’obiettivo di approfondire argomenti con cui lavorano già da tempo e – come dice una dipendente amministrativa della provincia di Bressanone –  di portare un valore aggiunto alla pubblica amministrazione. Tra gli iscritti trentini, invece, c’è chi, oltre ad ampliare le proprie conoscenze giuridiche e amministrative, vuole migliorare anche le competenze linguistiche.

foto e testo Marta Colasanti

 

 

 

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