Airbnb a più 240% ma alberghi dimezzati: le due facce del turismo a Bolzano

Nella giornata di ieri, il Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi,  il Vice Luis Walcher e l’Assessore al Turismo e Attività Economiche Stephan Konder hanno presentato uno studio sullo sviluppo turistico della Città capoluogo elaborato su incarico dell’amministrazione comunale, dalla società di consulenza specializzata “Kohl & Partner” in collaborazione con UNIBZ  nelle persone di Alois Kronbichler e Linda Osti.

Obiettivo dello studio, l’elaborazione di un piano strategico a lungo termine di sviluppo turistico per la città, da realizzarsi avviando un processo che coinvolga i principali attori istituzionali dopo una valutazione dettagliata della situazione reale ed un’analisi dei punti di forza/debolezza che il capoluogo presenta nei  vari settori. Tra questi, il contesto naturale, l’assetto urbanistico, la morfologia urbana, lo sviluppo insediativo, le infrastrutture comunali, ma anche la viabilità con l’accessibilità, la circolazione in sosta e in movimento, inclusa quella pedonale e ciclabile. Ancora: gli esercizi ricettivi alberghieri ed extralberghieri (alberghi, pensioni, agriturismi, affittacamere ecc.), gli esercizi ristorativi (ristoranti, bar), il commercio, le strutture per il tempo libero (attrezzature e servizi culturali e sportivi, manifestazioni ed eventi ecc.) e l’organizzazione turistica e di marketing turistico (Azienda di Soggiorno e Turismo, attrattività, notorietà, marchio ecc).

Il “selfie” che Bolzano fa di sé  la descrive come “centro culturale, economico, politico e sociale dell’Alto Adige. Una città caratterizzata da un’atmosfera italiana/tedesca e mediterranea/alpina che trova espressione in un atteggiamento verso la vita all’aperto, rilassata e amichevole da parte degli abitanti di Bolzano. L’attrattività del commercio e dello shopping risiede nella combinazione tra le competenze chiave, cioè i punti di forza del capoluogo: atmosfera, punto di partenza ideale per attività sportive e ricreative nei dintorni, attrazioni e cultura popolare bilingue”.

Parlando poi di ricettività è stato sottolineato che, mentre il numero di esercizi alberghieri a Bolzano è diminuito del 50% dal 1991 al 2018, il calo in Alto Adige è stato di circa il 17%. Nel settore extralberghiero si è registrato invece un aumento di oltre il 240% del numero di esercizi a Bolzano. In Alto Adige, invece, si è registrato un calo di circa il 18%. Per quanto riguarda il numero di posti letto, la situazione è simile: -16% nel settore alberghiero e più 133% circa nel settore extralberghiero a Bolzano. In Alto Adige +2% circa nel settore alberghiero e -6% circa nel settore extralberghiero. Oggi Bolzano dispone complessivamente di quasi 3.900 posti letto, un numero più o meno simile a quello degli anni Settanta e Ottanta. Nel settore extralberghiero l’incremento è dovuto principalmente al “fenomeno” Airbnb.
L’aumento dei posti letto in esercizi extralberghieri per la città di Bolzano è in controtendenza rispetto alla media della provincia. Si tratta di un aumento registrato nel capoluogo che rispecchia un trend attuale di molte altre città. Questo incremento è dovuto dalla semplicità con cui privati cittadini possono offrire i loro immobili inutilizzati a turisti attraverso piattaforme online. Booking.com, Bookingbolzano.com ne sono due esempi. La piattaforma di maggior successo per questo segmento di mercato è Airbnb, fenomeno recente che ha visto un suo sviluppo esponenziale negli ultimi 10 anni. Così come per le maggiori destinazioni turistiche mondiali, anche Bolzano è interessata dal fenomeno Airbnb , per questo lo studio ha proposto   una breve analisi della situazione cittadina, come spunto di riflessione sulla crescita dei posti letto extralberghieri offerti da cittadini privati che mettono sul mercato immobili inutilizzati/sfitti.

Per quanto riguarda la permanenza media, Bolzano, con 2,1 giorni nel 2018, si pone ben al di sotto della media altoatesina di 4,4 giorni. Rispetto ad altre città, tuttavia, la permanenza media a Bolzano è più lunga: Innsbruck e Salisburgo registrano una permanenza media di 1,7 giorni e Verona di 2 giorni. Luglio, agosto e settembre sono i mesi in cui si registra il maggior numero di presenze, con oltre il 10% delle presenze annuali; i mesi più deboli sono gennaio, febbraio e marzo, con meno del 6% delle presenze annuali.

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