Aeroporto, perché lo scalo non diventerà un hub del turismo

La campagna referendaria, per altro mischiata a quella per le elezioni comunali di Bolzano, sta scaldando la temperatura attorno alla questione aeroporto e, questo, ovviamente, rischia di confondere le idee. C’è addirittura chi parla di cinquanta voli al giorno, che al momento sono pura fantascienza e chi millanta milioni di turisti in arrivo grazie al rilancio dello scalo bolzanino. Non è così, per fare un po’ d’ordine è meglio rifarsi al “Piano di sviluppo strategico” che fornisce alcuni numeri, uno in particolare merita attenzione:

“Circa il 4% dei turisti dell’Alto Adige viaggia con l‘aereo (Tirolo 9%, Salisburgo 14%). Mentre Innsbruck (5%) e Salisburgo (14%) registrano una percentuale relativamente elevata di turisti che scelgono di partire in aereo, per Abd (scalo di Bolzano ndr) la relativa quota è pressoché nulla (0,3%)”.

Proprio partendo da questi numeri, tra gli “obiettivi strategici a lungo termine” il “piano di sviluppo” precisa che “si intende raggiungere una quota di mercato del 5% dei turisti (ca. 300.000) che arrivano in aereo all’aeroporto di Bolzano (corrisponde all’incirca alla quota attuale di Innsbruck)”.

Si tratta, appunto, di un obiettivo a lungo termine, quindi non immediato, che porterebbe ad un aumento del flusso turistico sull’Alto Adige davvero ridotto. (Trecentomila, su sei milioni che già arrivano a cui vanno tolti quelli che già utilizzano gli aeroporti vicini).

Non è un caso, quindi, che Kompatscher abbia detto chiaramente che quello di Bolzano deve diventare “un piccolo aeroporto regionale“, perché le risorse non sono infinite e perché il ritorno turistico, anche a lungo termine, non è così straordinario.

È emblematico, invece, il caso di Salisburgo, il cui dato mostra un 14% di arrivi in aereo. Bene, l’aeroporto di Salisburgo è il secondo dell’Austria per numero di viaggiatori, grazie anche al fatto di trovarsi a soli due chilometri dal confine tedesco, mentre la città di Salisburgo dista 150 chilometri dall’aeroporto di Monaco (oltre 40 milioni di passeggeri l’anno). In pratica si trova in una situazione ideale per essere raggiunta in aereo e, infatti, il dato del 14% non è tra gli obiettivi raggiungibili, nemmeno a lungo termine del piano di sviluppo dello scalo bolzanino.

Anche un aeroporto di Bolzano rinnovato, quindi, inciderà in maniera ridotta sul traffico turistico in entrata. Il discorso cambia, ovviamente, riguardo alle possibilità e potenzialità di chi abita in Alto Adige e vorrebbe godere della comodità di un aeroporto alle porte del capoluogo. Ci si tornerà.

Massimiliano Boschi

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