A12, divieto di transito per i camion italiani: ricorso della Camera di Commercio all'UE

Dopo la pubblicazione lo scorso 18 maggio del provvedimento del Presidente del Tirolo inerente il divieto di transito settoriale, la Camera di commercio di Bolzano sta valutando azioni legali. “Il divieto di transito settoriale deliberato dalla Giunta regionale del Tirolo crea concorrenza sleale e danneggia in particolare l’economia altoatesina. Presenteremo ricorso a livello UE contro questa limitazione al libero traffico di merci”, dichiara il Presidente della Camera di commercio, Michl Ebner.

A partire dal 1° novembre 2016 entra in vigore per la terza volta, dopo il 2003 e il 2008, il divieto di transito settoriale per mezzi pesanti superiori a 7,5 tonnellate sull’autostrada A12 della Valle dell’Inn. Nel 2011 la Corte europea aveva già annullato il divieto di transito settoriale allora in vigore da tre anni. La sentenza fu motivata con il fatto che il divieto di transito settoriale sull’A12 rappresentava una limitazione del traffico di merci tra l’Europa settentrionale e l’Italia del Nord e che tale divieto aveva gli stessi effetti di una limitazione quantitativa e quindi della libera circolazione di merci all’interno dell’UE.

Alla luce di questa precedente sentenza riteniamo che il nostro ricorso contro il divieto di transito settoriale abbia buone probabilità di essere accolto”, afferma Ebner. Il provvedimento sul divieto di transito settoriale comporta inoltre una significativa concorrenza sleale, soprattutto tra traffico di origine e destinazione e quello in transito, che viene distinto anche per euroclasse. Il divieto di transito vale inoltre per tutti i mezzi pesanti che trasportano determinate merci quali rifiuti, pietre, piastrelle o acciaio. Le ripercussioni sull’ambiente non dipendono tuttavia dalla merce trasportata, bensì dai mezzi di trasporto.

Per quanto concerne la misurazione dell’inquinamento ambientale, la Camera di commercio propone di uniformare le stazioni presenti sull’intero tratto tra Kufstein e Ala e di integrarle con misurazioni dell’ambiente circostante, in modo da disporre di valori effettivamente confrontabili. Riguardo alla misura del divieto di transito settoriale e al miglioramento della qualità dell’aria che ne deriverebbe si può scientificamente dimostrare che un rinnovo dei mezzi di trasporto sarebbe molto più efficace.

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