A Bolzano il record di bambini nati fuori dal matrimonio

Nel giorno in cui il ddl Cirinnà sulle unioni civili comincia il suo esame al Senato, dall’Alto Adige arriva una notizia che dimostra come il tanto evocato “paese reale” sia in molti casi anni luce avanti rispetto al dibattito politico. Nelle pieghe dell’annuario demografico dell’Astat relativo al 2014, c’è un dato che merita di essere sottolineato: «Negli ultimi anni si nota una rilevante crescita della quota dei nati al di fuori del matrimonio: se nel 1965 era solamente il 5,4% dei neonati ad avere genitori non sposati al momento della nascita, questa quota, nell’anno 2014, è salita al 44,4%, raggiungendo un valore otto volte maggiore. L’Alto Adige si posiziona così al vertice della classifica italiana».

È a Bolzano il record dei bambini nati fuori dal matrimonio, da coppie di fatto di conviventi, gli stessi a cui lo stato italiano ancora non riconosce diritti. Sono il 44,4% dei bambini nati nell’anno 2014, e c’è da giurare che nel 2015 la quota sarà aumentata ancora.

Popolazione in crescita, ma Bolzano invecchia

Nel complesso la popolazione residente nella provincia di Bolzano è cresciuta, dal 2011 al 2014, di circa 14 mila unità. Al 31 dicembre 2014 i residenti erano 518.518. I tassi di natalità invece ristagnano e a Bolzano città si registrano i tassi di natalità più bassi di tutta la provincia, mentre sono i più alti i tassi di mortalità.

«Ciò è riconducibile principalmente al progressivo invecchiamento della popolazione cittadina – si legge nello studio Astat – nemmeno bilanciato dalla fecondità dei giovani immigrati. La Val Venosta è l’unica comunità comprensoriale con un saldo migratorio negativo, vale a dire che vi immigrano meno persone di quelle che emigrano».

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