Manutenzione spazi verdi, esperti, giardinieri e ricercatori a confronto

Qual è il valore degli spazi verdi e come ci si prende cura di loro? Queste e molte altre le domande al centro del quarto Convegno sulla manutenzione ecosostenibile degli spazi verdi, tenutosi al NOI Techpark venerdì scorso. Quasi una dozzina di esperti hanno parlato di vari aspetti della manutenzione degli spazi verdi, dalla biodiversità nelle aree urbane al fungo benefico Trichoderma, sino ai fertilizzanti naturali e agli additivi del suolo. “I giardini e le aree verdi sono parte della nostra cultura. Di base, tutto l’Alto Adige è un grande giardino, dalle alte montagne alpine sino ai tanti giardini di casa. Sono lieto di vedere che la creazione e la manutenzione degli spazi verdi sia diventato un tema sempre più centrale in ambito scientifico, politico e pratico. Tutti possono dare un contributo a questi elementi del paesaggio, che migliorano la nostra qualità della vita. Soprattutto per quanto riguarda l’autosufficienza e la biodiversità, gli spazi verdi giocano un ruolo importante”, ha detto l’Assessore provinciale all’Agricoltura Arnold Schuler all’apertura dell’evento.

“I giardini e gli spazi verdi sono un patrimonio sia per le persone che per la natura stessa. La visione del Centro di Sperimentazione Laimburg è quella di sostenere la gestione ecologica di questi spazi con competenza, ricerca e innovazione. Tuttavia, per avere successo nella gestione degli spazi verdi è essenziale il sostegno delle città e dei comuni altoatesini”, ha aggiunto il direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg, Michael Oberhuber.

Il valore degli spazi verdi

“Quando parliamo di spazi verdi, non si tratta solo di curarne l’aspetto estetico con qualche aiuola – ci sono anche tanti altri aspetti da considerare. Gli spazi verdi raffreddano e umidificano l’aria, filtrano la polvere, abbassano la temperatura in estate, lasciano passare la luce in inverno, sono aree ricreative e veri e propri corridoi d’aria nelle zone di insediamento urbano. Inoltre, rendono le superfici permeabili, permettendo alle precipitazioni più forti di defluire, e rappresentano delle aree verdi che collegano città e aree rurali”, ha aggiunto Helga Salchegger, responsabile del settore Floricoltura e Paesaggistica al Centro di Sperimentazione Laimburg. Il valore degli spazi verdi è stato anche discusso alla tavola rotonda. Oltre a Salchegger, erano presenti anche l’Assessore provinciale all’Agricoltura Arnold Schuler, il sindaco di Brunico Roland Griessmair, il vicesindaco di Merano Katharina Johanna Zeller e Sonia Gantioler, Senior Researcher dell’Istituto per le energie rinnovabili (Eurac Research). Tutti concordano sul fatto che gli spazi verdi nelle aree abitate diventeranno ancora più importanti in futuro, anche a causa dell’aumento della temperatura provocato dal cambiamento climatico.

Il Progetto Monitoraggio della Biodiversità Alto Adige e il Piano del Verde di Merano

Andreas Hilpold, dell’Istituto per l’Ambiente Alpino di Eurac Research, ha dato il via alle presentazioni. Hilpold, responsabile del Progetto Monitoraggio della Biodiversità Alto Adige, ha esposto nuovi risultati e scoperte sullo stato della diversità autoctona della flora e della fauna, con particolare attenzione alle aree urbane. Gli spazi cittadini offrono infatti habitat a molti animali, piante, funghi e batteri. I primi risultati del Progetto Monitoraggio lo dimostrano chiaramente: le aree di insediamento possono essere ottimi habitat, per esempio per varie specie di pipistrelli. Solo le zone umide hanno una diversità di specie di pipistrelli maggiore rispetto a quella riscontrata in queste aree. Anche nel caso delle piante vascolari, in alcuni luoghi delle zone urbane si può scoprire un’elevata biodiversità, talvolta superiore a quella di un prato da sfalcio intensivo.

Mauro Tomasi, libero professionista nel settore naturalistico, ha presentato una nuova iniziativa del comune di Merano, che prevede misure di sostegno e promozione della biodiversità urbana nella progettazione di nuovi edifici. A questo scopo, il cosiddetto Piano del Verde di Merano accoppia il rilascio delle licenze edilizie con la realizzazione di misure ecologiche durante la costruzione. In totale sono disponibili dodici diverse misure che si possono adottare: creazione di siepi, spazi verdi, piante rampicanti o l’installazione di cassette di nidificazione per uccelli o pipistrelli. A ogni misura corrisponde un diverso punteggio, a seconda del loro valore ecologico. Per ottenere la licenza, è necessario raggiungere un punteggio minimo.

Fungo benefico Trichoderma contro lo squilibrio microbico

Il fungo benefico Trichoderma è stato il soggetto di due presentazioni: Nadine Brinkmann, Chief Scientific Officer presso MycoSolutions AG (Svizzera), ha parlato dei molteplici effetti positivi del Trichoderma nelle aree verdi e nei giardini creati artificialmente. Secondo Brinkmann, il Trichoderma non solo può migliorare la produzione di sostanze di difesa della pianta ma anche evitare la crescita di altri organismi del suolo, poiché fa un uso efficiente dello spazio e delle fonti di cibo, privando di questi ultimi i suoi competitori. Inoltre, stimola la crescita delle radici e delle piante e migliora l’assorbimento dei nutrienti. La conferenza di Oliver Urland, Capo Giardiniere e Direttore tecnico dei Giardini di Castel Trauttmansdorff, ha fatto luce su ulteriori potenzialità del Trichoderma e ha presentato alcune esperienze pratiche dei Giardini di Castel Trauttmansdorff nella lotta contro il marciume del colletto e nelle aree verdi delle Terme Merano, nella lotta contro i funghi del prato.

Inventario degli spazi verdi a livello nazionale

Nella sua presentazione, l’agronomo Paolo Viskanic di CEO R3GIS (Bolzano) ha affrontato il tema “Dall’inventario degli spazi verdi alla gestione efficiente nei confronti delle conseguenze del cambiamento climatico”. Una gestione efficiente dello spazio verde significa sapere in ogni momento quanti e quali alberi ci sono in un parco, quali lavori di potatura sono previsti, quanto fertilizzante deve essere applicato. La piattaforma GreenSpaces, che è usata in più di 200 città italiane, è adatta a questo scopo per fare un inventario dettagliato di tutto, dai singoli alberi alle attrezzature. Attraverso i progetti URBANGREEN e VerdeVale, in combinazione con i dati meteorologici, sono state sviluppate funzioni che permettono di registrare i servizi ecosistemici degli spazi verdi urbani.

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