Covid, via alla distribuzione dei generi alimentari alle famiglie in difficoltà

Presentato un progetto di sostegno alle famiglie in difficoltà causa Covid -19 promosso dal Comune di Bolzano tramite l’Azienda Servizi Sociali, in collaborazione con il Banco Alimentare e le associazioni di volontariato che aderiscono alla Rete Food Net BZ. L’amministrazione comunale ha messo a disposizione di ASSB 350.000 Euro per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità che, grazie al coordinamento del Banco Alimentare, saranno distribuiti dalle associazioni che operano nei quartieri, ai cittadini in difficoltà economica a causa della pandemia, ad esempio per la diminuzione degli introiti derivanti dall’attività lavorativa sospesa o interrotta, o per la perdita del lavoro o altro.

Il Sindaco Renzo Caramaschi ha sottolineato che il Coronavirus, per altro come ampiamente previsto, sta incidendo pesantemente sulla realtà economica e sociale ed in particolare sulle famiglie più deboli che vivono nel capoluogo. “E’ indispensabile perciò procedere ad un ulteriore distribuzione di generi alimentari attraverso le associazioni che ben conoscono i quartieri, per accelerare questo processo d’aiuto che è una piccola goccia in un mare di necessità. Vorrei invitare – ha aggiunto il Sindaco- sempre alla prudenza, al rispetto delle regole, ad una linea di comportamento rigorosa che ci deve accompagnare per tutto l’inverno e comunque fino a quando non sarà disponibile il vaccino. Questa iniziativa è un ulteriore contributo per aiutare chi ne ha bisogno in maniera rapida, efficace e capillare. Altro verrà per le varie categorie economiche, imprenditoriali, artigianali e gli esercizi commerciali pesantemente colpiti dalla crisi pandemica, come ad esempio l’esenzione totale o parziale dell’IMI in base al calo di fatturato registrato nel corso del 2020”.

 

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Juri Andriollo, Assessore alle Politiche Sociali del Comune capoluogo, ha ricordato lo slogan: “Bolzano c’è. Bolzano aiuta” che ben descrive come l’amministrazione comunale sia presente in una situazione di particolare difficoltà. “Non si tratta solo di aiutare concretamente le famiglie, ma di farlo insieme al terzo settore. Vogliamo – ha detto l’Assessore -sostenere le persone che in questo momento hanno concretamente bisogno di aiuto, c’è infatti un aumento esponenziale di famiglie in difficoltà”. Lo stesso Assessore ha voluto ricordare anche il nuovo numero unico di aiuto COVID 0471 162611 per ricevere tutte le informazioni e mettersi così in contatto con le associazioni del territorio che possono dare una mano per la distribuzione dei pacchi alimentari base, la consegna della spesa e dei farmaci a domicilio, il trasporto per visite mediche o altre azioni di solidarietà

ASSB, come ha chiarito la dirigente Licia Manzardo, ha stipulato un’apposita convenzione con la Rete Food Net BZ per la distribuzione di pacchi alimentari. Sono state perciò acquistate notevoli quantità di generi di consumo non deperibili grazie a convenzioni in essere. Con il supporto e la regia in qualità di capofila del Banco Alimentare e la partecipazione attiva delle associazioni coinvolte nella rete Food (La Strada – Der Weg; Società San Vincenzo de Paoli; Associazione Caritativa Santo Stefano; Südtiroler Vinzenzgemeinschaft; Volontarius;  Croce Rossa Italiana – Comitato Bolzano ODV) i pacchi alimentari saranno distribuiti in base ad appositi criteri  riferiti al reale stato di bisogno o necessità, concordati e fissati nelle varie convenzioni.

Luca Merlino del Banco Alimentare ha ricordato l’istituzione nel 2014 della Rete Food Net BZ  per razionalizzare e ottimizzare i servizi di aiuto alimentare alle persone in stato di bisogno. “Un lavoro cresciuto nel corso degli anni in grado di sopperire anche a situazioni di emergenza quale quello attuale. Importante sottolineare che questa iniziativa – ha detto Merlino – è una grande azione di responsabilità ed un ottimo esempio di sussidiarietà, di comunità cittadina che si raccoglie e si mette all’opera. Lo scorso anno solo a Bolzano sono stati distribuiti oltre 350 tonnellate di alimenti in città. Un dato di riferimento importante”.

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