Sanità, vertice tra l'assessore Stocker e il Cannabis Social Club

L’assessora provinciale alla salute, Martha Stocker, ha ricevuto oggi (30 agosto) una delegazione dell’associazione Cannabis Social Club guidata dal presidente Peter Grünfelder e dal vice, Stefano Balbo. Scopo dell’incontro era quello di sottoporre all’attenzione dell’assessora la richiesta di ottenere il rimborso dei costi legati all’uso terapeutico della Cannabis, così come già avviene per i medicinali utilizzati nella terapia del dolore. I settori di applicazione della cannabis a scopo terapeutico spaziano dalla sclerosi multipla alle paralisi spastiche sino alla sindrome di Tourette. Per ottenere il rimborso dovrebbe essere approvata una specifica delibera da parte della Giunta provinciale ed i componenti della delegazione hanno portato esempi analoghi già realizzati in altre regioni italiane ed anche in Trentino.

Cannabis terapeutica, ancora pochi casi

L’assessora Stocker si è riservata di verificare ed approfondire con l’Azienda sanitaria tutte le tematiche inerenti la questione ed ha dichiarato che «naturalmente l’applicazione della terapia del dolore è uno degli obiettivi della sanità, deve però essere chiaro che la cannabis è e resta una droga ed i suoi effetti nel campo della terapia del dolore non sono maggiori di quelli ottenuti con altri strumenti». Attualmente le farmacie degli ospedali altoatesini consegnano ai pazienti la cannabis a carico del servizio sanitario solamente in pochi casi, e nel corso del 2016 circa 100 pazienti hanno acquistato privatamente la cannabis presso le farmacie.

Centomila euro a carico della collettività

Nel caso in cui l’Azienda sanitaria dovesse assumersi direttamente questa prestazione attraverso le farmacie ospedaliere, ha calcolato Alfred König, direttore dell’Ufficio prestazioni sanitarie, il costo per la collettività ammonterebbe a circa 100mila euro, una cifra che non comprende i costi legati alle prestazioni lavorative dei farmacisti. La preparazione della Cannabis non può avvenire né in maniera standardizzata né basandosi sulle scorte. Il dosaggio del farmaco da parte dei farmacisti deve infatti avvenire ad hoc per ogni singolo paziente.

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