
Ristrutturare casa: guida agli incentivi
Quando si affrontano dei lavori per ristrutturare casa è bene essere a conoscenza della presenza degli incentivi statali che consentono di detrarre dalla dichiarazione dei redditi la spesa sostenuta. Vediamo che tipo di interventi sono compresi, qual è l’ammontare della detrazione, chi può richiederla e secondo quale procedura.
Nel giro di 10 anni i cittadini italiani possono recuperare anche più della metà della spesa sostenuta per interventi di ristrutturazione sulle proprie abitazioni. A seconda del tipo di ristrutturazione scelta si potrà accedere a differenti detrazioni fiscali e diverse documentazioni per la dichiarazione.
Possiamo sempre ricorrere ad una consulenza gratuita dai professionisti di zona nelle ristrutturazioni a Bolzano e Alto Adige.
Iva agevolata
I lavori di ristrutturazione edilizia sono sottoposti ad un regime di Iva agevolata al 10%, per lo meno per la manodopera impiegata. Rientrano nella categoria di beni significativi ascensori, montacarichi, infissi, caldaie, video citofoni, sistemi di condizionamento e riciclo dell’aria, sanitari e rubinetteria e impianti di sicurezza.
La ristrutturazione edilizia
Gli immobili che necessitano di manutenzione, restauro o riduzione delle barriere architettoniche possono essere ristrutturati usufruendo di una detrazione al 50% delle spese sostenute nell’anno di riferimento. Il tetto massimo di spesa è di 96.000 euro per immobile e la somma detratta viene suddivisa in 10 quote annue.
Dal 2018 invece la detrazione fiscale per le ristrutturazioni tornerà al 36%, per una spesa massima di 48.000 euro.
Documenti necessari
Quando si richiede la detrazione sono necessarie diverse documentazioni attestanti la reale effettuazione delle opere:
- Le abilitazioni di tipo amministrativo in cui sono indicati i lavori svolti e le date in cui si sono realizzati;
- Le fatture;
- La ricevuta del bonifico bancario che attesa la spesa.
Le riqualificazioni energetiche
Per gli interventi di efficientamento energetico (https://www.nextville.it/temi-utili/1) sono previste detrazioni maggiorate al 65%. In questo caso il tetto massimo di rimborso dipende dal tipo di intervento effettuato, ma allo stesso modo le quote sono ripartite nei 10 anni.
Per i condomini dal 2017 al 2021 è prevista una detrazione fino al 70% della spesa con una spesa massima di 40.000 euro per unità abitativa. La detrazione può arrivare anche al 75% se la prestazione energetica per l’estate e per l’inverno raggiunge la qualità media prevista dal Ministero. Dal 2018 la detrazione tornerà ad essere del 36% fino ad un massimo di 48.000 euro sia per i singoli che per i condomini.
L’acquisto di mobili ed elettrodomestici
Anche arredamento ed elettrodomestici possono essere detratti dalla dichiarazione dei redditi. Il limite di spesa per questi prodotti è di 10.000 euro e anche in questo la ripartizione avviene in quote annuali per 10 anni.