Eurac, ecco il modello per rendere ancora più «green» l'Alto Adige

La Provincia di Bolzano, con la strategia “Piano clima – Energia Alto Adige 2050”, si è posta un importante obiettivo di sostenibilità da raggiungere entro il 2050: ridurre le emissioni pro capite di CO2 a meno di 1,5 tonnellate l’anno. Per capire come raggiungere questo obiettivo, gli esperti di energia di Eurac Research hanno messo a punto un nuovo modello che simula gli scenari energetici futuri di un territorio. Una delle simulazioni più efficaci descrive una forte spinta verso la mobilità a zero emissioni e misure di efficientamento energetico per la maggior parte degli edifici costruiti entro il 2010. Ma un sistema più sostenibile è anche più economico: la spesa totale annuale per la società, in un ipotetico 2050, si ridurrebbe e aumenterebbe il budget reinvestito sul territorio. Il modello messo a punto dai ricercatori di Eurac Research permetterà di simulare scenari energetici ideali anche per altri territori, su qualsiasi scala.

«Il modello che abbiamo messo a punto permette di simulare, ora per ora per un intero anno, quanta energia si produce in Alto Adige, quanta se ne richiede e come si utilizza – spiega Wolfram Sparber, esperto di energia di Eurac Research riconosciuto a livello internazionale –  tra i 25.000 possibili scenari energetici per l’Alto Adige che abbiamo simulato, noi identifichiamo per l’amministrazione quelli più economici per raggiungere l’obiettivo del Piano clima. Ciò che è certo è che ci dovrà essere un sostanziale aumento della mobilità a zero emissioni – che dovrà superare il 50 per cento dei trasporti – mentre si dovranno dirigere maggiori sforzi verso l’efficientamento energetico in modo da abbattere fino a oltre il 60 per cento del consumo di energia termica. Un sistema più sostenibile non è però necessariamente più costoso: secondo le simulazioni, la somma annuale che la società spende in energia scenderebbe di oltre 20% (secondo dati del 2014). «Il costo complessivo scende, però l’investimento nel sistema energetico locale aumenta sostanzialmente. Infatti in questo nuovo scenario oltre 400 milioni di Euro che attualmente vengono spesi per diversi fonti fossili – e con questo con valore aggiunto limitato per il territorio – vengono convertiti in investimenti nel sistema energetico e in misure di efficientamento energetico del parco edilizio in Alto Adige», conclude Wolfram Sparber.

 

 

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