Droni cargo per i trasporti in quota: FlyingBasket alla Coppa del Mondo in Val Gardena
Innovazione. La macchina organizzativa della Coppa del Mondo di Sci FIS in Val Gardena ha potuto contare su un alleato tecnologico d’eccezione: il drone cargo FB3 di FlyingBasket, progettato per trasportare carichi fino a 100 kg nei contesti più complessi della logistica alpina. Tra il 15 e il 16 dicembre, durante la fase di preparazione dell’evento, il prodotto della tech company innovativa altoatesina, player globale nella progettazione, produzione e sviluppo di droni cargo per la logistica, è stato impiegato come soluzione tecnologica per il trasferimento di attrezzature per la produzione televisiva e materiali tecnici verso punti chiave delle piste gardenesi, operando in condizioni di quota e dislivello che normalmente richiedono mezzi pesanti o personale dedicato.
In quattro voli, ognuno della durata di pochi minuti, il drone ha coperto distanze fino a circa cinque chilometri e superato 650 metri di metri di dislivello, con velocità media di 31km/h completando l’intera operazione in poco più di tre ore e con il coinvolgimento di soli due operatori. La rapidità di esecuzione e la precisione nei rilasci hanno permesso di ottimizzare i tempi di allestimento delle aree di gara, riducendo al minimo la movimentazione di mezzi e l’impatto sulle piste già soggette ai preparativi finali, con una conseguente riduzione delle emissioni e del disturbo ambientale tipicamente associati alla logistica tradizionale in montagna. L’utilizzo del drone ha rappresentato una valida alternativa ai metodi tradizionali, come camion, gru o interventi via terra spesso complessi e potenzialmente invasivi.
FB3 ha raggiunto in quota aree difficilmente accessibili senza interferire con le infrastrutture esistenti e senza richiedere ulteriore logistica a supporto, contribuendo a un’organizzazione più snella, sicura e sostenibile. L’operazione ha rappresentato un caso applicativo concreto delle potenzialità del drone FB3, mostrando come la tecnologia FlyingBasket possa essere integrata in contesti reali ad alta complessità ambientale.
L’operazione ha presentato inoltre un livello di complessità particolarmente elevato a causa dell’assenza di visibilità diretta tra il punto di partenza e quello di consegna, situato oltre un crinale montuoso. In questo contesto operativo, per garantire un collegamento dati stabile e continuo, è stato impiegato un sistema di comunicazione satellitare Starlink, in grado di fornire un segnale più potente e affidabile rispetto alle tradizionali comunicazioni radio. Questa configurazione ha permesso di mantenere il pieno controllo del drone anche in condizioni estreme, evidenziando come l’FB3 rappresenti uno strumento altamente performante e affidabile per missioni logistiche complesse e ad alta difficoltà in ambiente alpino.
«Applicazioni come questa dimostrano quanto la logistica aerea con droni heavy-lift sia ormai una soluzione concreta e affidabile per gli eventi in alta quota – dichiara Moritz Moroder, CEO e co-founder di FlyingBasket –. I nostri droni consentono di trasportare materiali in modo rapido, preciso e sostenibile, riducendo l’impatto ambientale e aumentando la sicurezza degli operatori. È un modello di efficienza che può fare la differenza anche nella gestione dei grandi eventi sportivi in montagna».
L’intervento gardenese si inserisce in un percorso di sperimentazione e consolidamento delle capacità operative di FlyingBasket negli ambienti alpini. Un percorso che riflette l’espansione progressiva del portfolio FlyingBasket, sempre più orientato a sviluppare soluzioni drone pensate per rispondere a esigenze concrete di sostenibilità, sicurezza ed efficienza nella logistica in quota. Solo pochi mesi fa, infatti, la tech company altoatesina aveva concluso con successo un progetto pilota della Provincia Autonoma di Bolzano, rifornendo per la prima volta quattro rifugi remoti con voli reali e in condizioni operative complesse. In quell’occasione sono stati completati 21 voli, trasportando oltre una tonnellata di materiali verso rifugi situati tra i 2.188 e i 3.023 metri di quota, con dislivelli fino a 1.190 metri per singola missione. Il drone ha consegnato sia alimenti delicati sia carichi ingombranti dimostrando versatilità e affidabilità anche in missioni con durate comprese tra le due ore e quaranta minuti e quasi cinque ore.
Anche l’esperienza maturata con questo progetto ha preparato FlyingBasket a supportare eventi di scala sempre maggiore, come la Coppa del Mondo in Val Gardena e, più in generale, le operazioni logistiche in vista delle Olimpiadi Invernali 2026, dove la capacità di trasporto rapido, sicuro e sostenibile in quota rappresenterà un fattore decisivo. L’operazione in Val Gardena – conclusa con pieno successo – conferma come l’integrazione di droni cargo all’interno dei processi logistici in montagna possa contribuire in modo concreto a ridurre emissioni, aumentare la sicurezza e ottimizzare i tempi, aprendo la strada a una nuova generazione di soluzioni tecnologiche per una logistica più sostenibile nell’ambiente alpino.
Nell’immagine in apertura, il drone cargo di FlyingBasket (credits Uff. Stampa Flyingbasket)