Bolzano e le "auto da marciapiede"

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Bolzano. Da settimane, i lavori per il Waltherpark coinvolgono anche la zona antistante la stazione ferroviaria. Fino a qualche tempo fa, a causa di questi lavori, chi doveva raggiungere la stazione a piedi, spesso trascinando bagagli, si ritrovava impossibilitato ad accedere all’attraversamento pedonale regolato da semaforo situato davanti all’ingresso principale. A causa della mancanza di una segnalazione adeguata, i pedoni finivano per restare bloccati davanti a una transenna senza sapere esattamente come procedere e dove dirigersi. A sinistra occorreva percorrere 150 metri fino al primo passaggio pedonale situato nei pressi dell’incrocio di via Raiffeisen, o, a destra, praticare una gimkana tra i mezzi al lavoro e i semafori. Attualmente (mattina del 6 novembre) la situazione è cambiata, ma non migliorata. I lavori in atto nel lato ingresso stazione rendono poco visibile il semaforo per le auto mentre costringono i pedoni a camminare lungo le transenne per accedere agli ingressi laterali. Non solo, le auto provenienti da via Laurin possono accedere alla rotonda solo invadendo il marciapiede.

Una situazione molto simile si presentava anche sulla strada d’accesso al Ponte Talvera. Anche qui sarebbe bastata una segnalazione più precisa e “aggiornata” per evitare che il camion impegnato nei lavori, provvisoriamente in sosta sul marciapiede che costeggia la Sparkasse, costringesse i pedoni a percorrere l’incrocio di via Talvera senza rischi. Gli autobus si sono ritrovati, infatti, a sfiorare le spalle dei pedoni che si ritrovavano incautamente a camminare lungo la strada. Fortunatamente, la situazione non si è protratta a lungo, ma anche quando il camion si è spostato sul lato opposto, i bus sono stati costretti a invadere il marciapiede.

Questi episodi ci hanno spinto a verificare se queste disattenzioni nei confronti dei pedoni fossero una casualità dovuta al grande numero di cantieri presenti in città o se stessero diventando una regola. A questo scopo, abbiamo percorso a piedi diverse strade della città nelle giornate in tre fasce orarie differenti.
Lo abbiamo fatto partendo da piazza Municipio, dove un’auto (chissà chi la utilizza?), era piazzata proprio davanti all’ingresso principale del Comune (vedi foto di apertura).  Da lì, abbiamo avviato alcuni percorsi verso l’ospedale e verso il quartiere Don Bosco.

Raccontare in dettaglio le strade percorse renderebbe la lettura eccessivamente noiosa e complicata, per cui ci limitiamo a pubblicare una photogallery delle  “auto da marciapiede” incrociate durante il percorso. Auto che, vale la pena ricordarlo, mentre si limitano a creare qualche disagio ai pedoni che possono muoversi sulle proprie gambe, diventano spesso degli ostacoli insormontabili per chi è costretto su una sedia a rotelle o per i genitori con i passeggini.

Via del Vanga
Piazza Erbe
ospedale
Via Andreas Hofer
Via Andreas Hofer (archivio)
Via Brennero
Via Cassa di Risparmio
weggenstein uno
Weggenstein
previous arrowprevious arrow
next arrownext arrow
 
Via del Vanga
Piazza Erbe
ospedale
Via Andreas Hofer
Via Andreas Hofer (archivio)
Via Brennero
Via Cassa di Risparmio
weggenstein uno
Weggenstein
previous arrow
next arrow

Questo articolo si sarebbe potuto concludere qui, limitandosi a fornire una semplice testimonianza, non fosse che proprio prima di pubblicarlo, è arrivata una sorta di “rivendicazione” da parte della polizia municipale in un articolo pubblicato dall’Alto Adige il primo novembre scorso. Nell’articolo, si evidenziava come nei primi nove mesi del 2024 siano crollate le infrazioni per eccesso di velocità, passaggio col rosso e divieto di sosta, perché, come precisato dal comandante della polizia municipale Fabrizio Piras: “Abbiamo investito altrove. Le nostre priorità oggi sono presidio del territorio e sicurezza urbana”

In soldoni, la polizia municipale ha comunicato di avere altre priorità rispetto al controllo del rispetto alle infrazioni stradali preferendo dedicarsi all’allontanamento delle persone che dormono dove non è consentito, il controllo della vendita e utilizzo di droghe e del volume della musica.
Priorità che non possono che farci piacere, vista la somiglianza con quella dei bidelli nelle scuole che (quasi) tutti ricordiamo con grande simpatia, ma con infinita modestia, vorremmo suggerire gli agenti della polizia municipale di trovare il tempo per verificare che tutti i cittadini, pedoni e disabili compresi, possano muoversi liberamente per Bolzano. Fortunatamente, le “auto da marciapiede” non sono così diffuse, ma continuano ad aumentare. O qualcuno pensa che parcheggiare sui marciapiedi o passare col rosso non abbia a che fare con la sicurezza urbana?

M.b.

 

Ti potrebbe interessare