
Museion e Transart invitano a una 24 ore tra arte, performance ed esperienze insolite
Bolzano. Una maratona di 24 ore tra arte e performance in cui sarà addirittura possibile dormire al museo o andare sullo skateboard tra la mostra Graffiti: è quanto propone il Museion di Bolzano per celebrare i 40 anni dalla fondazione, che coincidono con il 25° anniversario del Transart Festival. Per l’occasione, le due istituzioni presentano 24HOURS: dalle 14:00 di sabato 13 settembre alle 14:00 di domenica 14 settembre, sarà possibile vivere diverse esperienze al museo tra il giorno e la notte. Le mostre rimarranno aperte fino a mezzanotte e saranno visitabili gratuitamente: Graffiti, You and the Night and the Music. Edizioni Francesco Conz dalla Collezione Museion (di cui abbiamo parlato qui) e Focus: Recent Videos from the Museion Collection.
Il pianista Marino Formenti sarà il protagonista di Perfect Day, una performance continua di 24 ore in cui, insieme a un “pianoforte meccanico”, esegue e reinterpreta due partiture, trasformando la musica in un flusso senza tempo. L’artista Geumhyung Jeong, con Making Show, si cimenta in un laboratorio dal vivo per la costruzione di un robot, mentre il Collettivo Amigdala invita il pubblico a passare la notte al museo con Elementare, un rituale corale di canto, riposo e silenzio, dove le e i partecipanti potranno dormire negli spazi museali in attesa dell’alba.
Ad amplificare l’esperienza ci saranno due opere video, che scandiscono il passare delle ore e aprono profonde riflessioni su ritualità, memoria e resilienza: A Lot of Sorrow di Ragnar Kjartansson, un video di sei ore realizzato con la band The National, in cui il brano Sorrow viene eseguito senza interruzioni, e WILHALM (Curon) di Sven Sachsalber, in cui l’artista trasforma una bara in una canoa per circumnavigare il campanile di Curon.
Al secondo piano del museo prende forma Museion Art Club – Urban Bridge, uno skatepark funzionante, spazio per live set, incontri e dibattiti sulla cultura urbana. Il progetto, sviluppato in collaborazione con Murarte e Sk8terproject, dialoga con la mostra Graffiti ai piani superiori e ne rappresenta il finissage. In programma ci sono poi offerte insolite, come una Personal Care Room, dove la cura di sé – dal taglio di barba e capelli a tatuaggi e yoga – diventa gesto condiviso. In programma anche la presentazione di due pubblicazioni: Henry Martin: an active ear, a cura di Emanuele Guidi, e Dick Higgins. Intermedia e altri scritti teorici, a cura di Patrizio Peterlini.
Per il programma completo si può consultare il sito di Museion.
Immagine in apertura: la facciata di Museion. Foto Venti3