18 novembre: "Premio Architettura Alto Adige" e "Festa dell'Architettura"
Il decimo premio “Archiettura Alto Adige” sarà assegnato il prossimo 18 novembre nel corso della “Festa dell’Architettura” a Castel Mareccio. In quest’ambito, la Fondazione Architettura Alto Adige si è posta l’obiettivo di assegnare un riconoscimento a progetti che si siano distinti nel soddisfare requisiti estetici e costruttivi di alto livello e contemporaneamente offrano una risposta alle tematiche attuali e future della nostra epoca in un ambiente a forte vocazione alpina: “Il Premio Architettura Alto Adige intende premiare e mettere in risalto le opere architettoniche realizzate in Alto Adige meritevoli di essere riuscite a creare un fecondo dialogo tra l’edificio stesso, il contesto in cui è inserito e il paesaggio circostante.” (Dall’articolo 2 del bando di concorso).
Il Premio Architettura Alto Adige assegna riconoscimenti, suddivisi per singole categorie di edifici (Pubblico; Residenze; Turismo e lavoro; Spazi aperti, paesaggio e infrastrutture; Interni; Riqualificazione dell’esistente), a progetti realizzati in Alto Adige negli ultimi quattro anni.
Con la categoria “Architettura giovane” introdotta quest’anno, la Fondazione ha invitato gli architetti più giovani a farci conoscere il loro punto di vista sull’architettura e sui suoi temi aperti al futuro.
La giuria di questa edizione è formata da Sandra Bartoli (IT/DE), Peter Riepl (AT) e Clemens Waldhart (IT/DE).
Per ciascuna categoria, la giuria ha selezionato i progetti più rilevanti ai fini del concorso. Successivamente i progetti selezionati sono stati oggetto di una visita sul campo.
Come sottolineato dagli organizzatori: “Il fine del premio è anche quello di far sì che il tema della cultura edilizia sia sempre più presente nel dibattito sociale. Portando ad esempio progetti architettonici di successo, si aspira a incrementare la sensibilità verso i valori dell’architettura e, soprattutto, verso il valore aggiunto che essi veicolano”.
I progetti selezionati e premiati saranno pubblicati in un numero speciale della rivista “Turris Babel”.
