Wikipedia ladina fra i progetti pilota scelti dal Miur

Lo schoolkit di Wikipedia ladina risulta fra i progetti pilota scelti dal Ministero all’istruzione per l’educazione civica digitale. Wikipedia ladina è un programma di supporto per la realizzazione del Piano nazionale per la scuola digitale: il documento di indirizzo del MIUR «per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale», nonché «pilastro fondamentale de La Buona Scuola (legge 107/2015)», come riportato nel materiale divulgativo pubblicato sul portale istituzionale istruzione.it.

Gli schoolkit sono modelli di istruzioni passo-passo per accompagnare le scuole nell’attuazione del Piano: rispondono a una domanda chiara e aiutano a risolvere un problema o sviluppare una pratica innovativa. Lo schoolkit di Wikipedia ladina, pubblicato nella sezione “Cultura e creatività digitale”, è uno strumento didattico flessibile che offre sostegno allo sviluppo innovativo di contenuti digitali in tutti i livelli scolastici. Il progetto è stato elaborato in collaborazione con Wikimedia Italia. Tra gli elementi caratterizzanti dello schoolkit per le scuole ladine vi sono il plurilinguismo del sistema scolastico paritetico e lo sviluppo di contenuti digitali connessi alla letteratura e storia dei popoli ladini, così come alla musica quale mezzo di insegnamento della lingua.

Il DQ Institute, un think tank internazionale impegnato nello sfruttamento di collaborazioni trans-settoriali, dialogo globale e ricerca su grandi entità di dati con lo scopo di migliorare educazione, cultura e innovazione digitali, afferma che l’intelligenza digitale è la «somma delle abilità sociali, emozionali e cognitive che rendono gli individui capaci di affrontare le sfide della vita digitale e adattarsi alle esigenze da essa derivanti». Il progetto coordinato da Susy Rottonara del Dipartimento istruzione e cultura ladina dimostra di soddisfare appieno i bisogni educativi dell’attuale generazione di scolari, in quanto favorisce lo sviluppo di tutti i tre livelli dell’intelligenza digitale: quello civico, ovvero l’abilità di usare media e tecnologie digitali in modo sicuro, responsabile ed efficace; quello creativo, cioè l’abilità di divenire parte dell’ecosistema digitale mediante l’impiego di strumenti volti alla realizzazione di idee innovative e alla co-creazione di contenuti; quello imprenditoriale, ossia l’abilità di usare media e tecnologie digitali per risolvere sfide globali e creare nuove opportunità. In particolare quest’ultimo livello risulta rilevante nelle parole con cui l’intendente scolastico Roland Verra ha definito il progetto, con grande soddisfazione per il riconoscimento da esso ottenuto: «un mezzo per la promozione e l’elaborazione di una lingua ladina in una dimensione globale».

Come osservato da Claudio Cocorocchia del World Economic Forum, l’intelligenza digitale non va confusa col quoziente intellettivo, comunemente considerato una facoltà mentale geneticamente determinata; necessita pertanto di essere formata. La sua acquisizione è precursore fondamentale dello sviluppo delle competenze inderogabili nel futuro mercato del lavoro, ed è strutturata similmente a una lingua, così che tanto maggiore ne è l’efficacia, quanto prima questo processo inizia a compiersi durante la crescita della persona.

Raffaele Fabbri

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