Il cantiere a portata di smartphone. Così la realtà virtuale aiuta le PMI

Uno schermo a grandezza naturale per vedere il progetto in scala reale, uno a uno: il powerwall. La possibilità attraverso lo smartphone di navigare dentro un cantiere ancora in definizione, calpestando virtualmente spazi per capire le possibilità di riuscita di un’idea e poter vedere come sarebbe a completamento. La realtà virtuale in soccorso delle imprese, anche e soprattutto le PMI. A questo mirano alcuni progetti di Fraunhofer Italia raccontati dal magazine online Vertical Innovation. A lavorarci è il team Process Engineering in Construction (PEC) dell’istituto di ricerca, pronto a sfruttare tutti i progressi della digitalizzazione per renderli applicabili ai processi di costruzione.

«Lavoriamo – spiega Alice Schweigkofler, ingegnere edile e parte del competence team – per migliorare i processi sia nelle nuove costruzioni che in quelle esistenti, con l’obiettivo di avviare un processo di digitalizzazione per l’edilizia e quindi anche per l’applicazione nel settore delle costruzioni delle tecnologie di realtà virtuale e aumentata». Il Fraunhofer Italia fa parte dell’ecosistema innovativo presente al NOI  Techpark. Là c’è una postazione che mette insieme  hardware e software. Il tutto si basa sulla realtà aumentata. A elaborare l’ambiente virtuale dando in sostanza «vita» ai progetti bidimensionali è il software proprietario «VRfx» creato dall’IAO, l’Istituto per l’ingegneria industriale di Frauhofer a Stoccarda, in Germania. «Questa soluzione – prosegue Schweigkofler – si può utilizzare per diversi ambiti. Noi la usiamo per la prototipazione virtuale degli edifici: si possono così verificare in anticipo quanto gli spazi sono fruibili ed evidenziare eventuali errori nella progettazione, prima di passare alla costruzione».

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