Prodotti bio, mercato in crescita: l'Alto Adige punta all'Europa

I prodotti biologici dell’Alto Adige arrivano in Belgio. Grazie a IDM Alto Adige il commercio biologico altoatesino guarda all’Europa per il mercato del futuro. Il trend del cibo biologico è in crescita: negli ultimi 10 anni il mercato europeo è aumentato del 125%. Per dare più chance alle aziende alimentari altoatesine che vogliono esportare alimenti biologici, IDM ha organizzato il primo viaggio imprenditoriale di gruppo. Quattro imprenditori altoatesini sono andati in Belgio per allacciare nuovi rapporti commerciali e scoprire rinomate aziende bio.

In Belgio la quota di mercato sale mediamente del 10% l’anno, un valore superiore alla media europea. «Un’ottima meta per organizzare quindi il nostro primo viaggio imprenditoriale all’insegna del bio» afferma Bettina Schmid, direttrice del dipartimento Sales di IDM, che continua: «In passato ci siamo concentrati su fiere settoriali in Germania, come la Biofach, e adesso vogliamo stimolare ulteriormente le nostre aziende “bio” a diversificare i mercati. Le prime tappe saranno quindi Bruxelles e dintorni». Il programma degli incontri è stato messo a punto con un’esperta in Belgio che ha analizzato bene il mercato nella fase preparativa. Oltre a visitare supermercati e centri di commercio all’ingrosso per capire come vengono venduti i prodotti e chi sono i concorrenti è anche prevista la presentazione e la degustazione dei prodotti delle aziende altoatesine da parte di grossisti belgi per sondare possibili opportunità di internazionalizzazione. Se vogliono puntare sull’export, le oltre mille aziende che in Alto Adige trattano alimenti biologici – un numero in costante crescita – devono tenere in considerazione che i maggiori consumatori di cibo biologico nell’Unione Europea sono in Germania, Francia, Regno Unito e Italia. Chi destina la maggiore quota della spesa al cibo biologico nel vecchio continente sono invece gli svizzeri, gli austriaci, i danesi e gli svedesi.

Da sinistra a destra: Theodor Walcher (Brennerei Alfons Walcher), Zeno Staffler (Brimi - Centro Latte Bressanone), Werner Castiglioni (Bio Südtirol), Luca Crazzolara (Lüch da Pcei) e, davanti a loro, Patrizia Belsito (IDM Alto Adige)

Da sinistra a destra: Theodor Walcher (Brennerei Alfons Walcher), Zeno Staffler (Brimi – Centro Latte Bressanone), Werner Castiglioni (Bio Südtirol), Luca Crazzolara (Lüch da Pcei) e, davanti a loro, Patrizia Belsito (IDM Alto Adige)

I prodotti altoatesini puntano al mercato internazionale

Per permettere alle nostre aziende di essere al corrente su tutti gli sviluppi del settore biologico, IDM ha organizzato anche uno stand collettivo alla principale fiera mondiale, la Biofach a Norimberga di febbraio, a cui hanno partecipato 11 aziende, nonché alla maggiore fiera italiana, la Sana di Bologna a settembre, a cui invece ne parteciperanno 9. Per la prima volta, IDM sta organizzando anche lo stand collettivo alla fiera Bio Süd di Augusta a settembre, ideale per i produttori più piccoli, che saranno presenti in tre. «Per essere concorrenziali su questo mercato in espansione e proporre alimenti biologici che possano avere successo, supportiamo le aziende anche nello sviluppo di prodotto» afferma Hubert Hofer, direttore del dipartimento Development di IDM. Un esempio in questo senso sono i funghi biologici dei due giovani agricoltori dell’azienda Kirnig di Aldino: l’Ecosystem Food ha condotto recentemente per l’azienda una ricerca di mercato internazionale su concorrenti e specie di funghi più adatte. Inoltre ha cercato il materiale e il relativo fornitore più giusto per la confezione e ha messo in contatto l’azienda con possibili partner commerciali. «Anche se in Alto Adige la percentuale della superficie destinata al biologico rispetto alla superficie totale è solo del 3,7 %, negli ultimi 10 anni il numero delle aziende agricole altoatesine e di quelle che trasformano, confezionano o in generale trattano alimenti biologici è più che raddoppiato. Questo crescente interesse dimostra che i prodotti biologici altoatesini hanno ancora grandi potenzialità di mercato» conclude Bettina Schmid.

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