Medici di base, ecco la firma sul contratto integrativo

Dopo due anni e più di 50 riunioni il nuovo contratto integrativo provinciale per i medici di base è diventato realtà. Il documento è stato siglato nel pomeriggio del 19 luglio dall’assessora alla sanità Martha Stocker e dai rappresentanti dei sindacati SNAMI e FIMMG.

Nell’accordo sono previsti una maggiore collaborazione tra i medici di base, l’estensione dei periodi di assistenza e l’erogazione di contributi per il pagamento dei collaboratori e del personale infermieristico negli ambulatori. «L’obiettivo di dare un’assistenza sanitaria di base unificata – ha detto l’assessora Martha Stocker – è stato raggiunto». Durante la complessa trattativa per Provincia, medici e Azienda sanitaria la linea guida, riferisce l’assessora, «è stata quella di mettere la certezza riguardo l’assistenza per i pazienti». I medici di base sono i partner più importanti nel sistema dell’assistenza territoriale, che, anche nell’ottica del cambiamento demografico e del progressivo invecchiamento della popolazione, è destinata a diventare un ambito sempre più importante nell’assistenza sanitaria. L’assessora, infine, ha ringraziato i rappresentanti sindacali e della delegazione pubblica per la loro disponibilità alla trattativa. «Assieme abbiamo trovato una buona soluzione», ha concluso Stocker.

Il patto prevede varie misure come, ad esempio, «il rafforzamento dell‘assistenza primaria, soprattutto per le persone affette da malattie croniche, tramite l’introduzione di percorsi diagnostici, terapeutici, assistenziali e obiettivi assistenziali condivisi».  «E´ previsto inoltre – ha aggiunto Stocker – il cosiddetto associazionismo complesso, e cioè una maggiore integrazione e collaborazione dei medici di base tramite una rete di assistenza territoriale. I pazienti, per fare un esempio, potranno contare sull’assistenza tra le 8 e le 20». Secondo Stocker le misure garantiranno «un’assistenza territoriale migliore e contribuiremo anche ad alleggerire la pressione sui posti di pronto soccorso».

La normativa garantisce anche un sostegno ai giovani medici. A coloro che avranno meno di 500 assistiti sarà accordato un contributo di 1.200 euro al mese per un periodo massimo di tre anni, per chi ha tra 500 e 1000 assistiti l’importo sarà di 800 euro. Le nuove misure consentiranno poi l’erogazione di contributi per il pagamento dei collaboratori e del personale infermieristico che opera presso gli ambulatori. Solo per l’introduzione delle misure per la creazione di una rete territoriale dei medici la Provincia investirà 3,8 milioni di euro sui 9 previsti complessivamente per l’assistenza territoriale.

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