Lisa habitec, il progetto per abitazioni a misura di anziano

Come in altri numerosi Stati europei, anche in Italia si sta registrando un cambiamento demografico. Un’evoluzione derivante da un’aspettativa di vita più elevata e da modifiche nella frequenza delle nascite. Da qui la volontà di vivere il più a lungo possibile a casa, in modo autonomo, mantenendo anche da anziani i contatti con il mondo esterno. Un obiettivo possibile grazie a dei sistemi d’assistenza tecnicamente evoluti ed integrati nelle abitazioni.

Nel 2035 oltre la metà della popolazione avrà più di 50 anni, un terzo più di 60. Al fine di garantire a questa Silver Society una vita indipendente e socialmente integrata il più a lungo possibile, è necessario pensare a delle soluzioni individuali ed adeguate per garantire un supporto. In un appartamento della casa per anziani di Nova Ponente viene testato ormai da marzo 2017 il sistema LISA habitec, elaborato e realizzato grazie alla collaborazione tra diverse ditte artigiane e prestatori di servizi altoatesini, la Technischen Universität München ed il Berliner Institut für Sozialforschung. «Nonostante alcuni deficit da un punto di vista fisico e cognitivo, le persone che stanno invecchiando devono poter vivere in modo indipendente anche in futuro, vedendo facilitata la propria partecipazione all’universo familiare, sociale ed anche lavorativo – ha spiegato il vice presidente di lvh.apa Martin Haller nel corso dell’odierna conferenza stampa-. Proprio con questo obiettivo abbiamo riflettuto su come regalare alla Silver Society una vita indipendente il più a lungo possibile».

Nell’abitazione modello, le persone dispongono di sistemi di sostegno intelligente per la camera da letto, il bagno, la cucina ed il guardaroba. «Lisa offre mobili funzionali, intelligenti ed in rete, che si occupano delle funzioni di assistenza fisica e tecnica. Tutte le funzioni sono modulari, ovvero possono abbandonare il modello standard in base alle esigenze dell’utilizzatore ed essere di conseguenza adattate alle necessità personali ed a eventuali restrizioni. Ciò non vuol dire che gli anziani non possano ricevere supporto da altre persone in quanto è la tecnologia ad occuparsi di tutto: al contrario la tecnica garantisce un supporto ed è chiamata a ridurre di molto il lavoro» ha spiegato la responsabile del progetto Christine Pfeifer. «Il prossimo obiettivo sarà quello di portare i sistemi modulari sul mercato, in modo tale che essi possano essere utilizzati nelle abitazioni, nelle case di riposo e magari anche negli hotel» ha affermato Alex Terziarol della MM Design. Nel test di Nova Ponente è emerso il grande supporto del rilevamento caduta e la connessione di diversi sistemi, come ad esempio la misurazione di pressione sanguigna, con la televisione. Molto applaudita anche la scelta del design utilizzato. L’obiettivo successivo sarà quello di integrare ulteriori sistemi d’assistenza e di renderli ancor meno visibili. L’assessore provinciale Martha Stocker ha apprezzato molto l’iniziativa ed ha garantito un sostegno concreto.

«Questo progetto di ricerca e sviluppo costituisce un esempio di buona collaborazione tra artigiani, prestatori di servizi e scienziati – ha affermato l’assessore -. Credo che in futuro dovremo investire sempre di più in questa tipologia di sistemi». Il professore Thomas Bock della Technischen Universität München ha dichiarato di vedere grande potenziale nello sviluppo di questi sistemi assistenziali: «Abbiamo l’opportunità di sviluppare tecniche in grado di sostenere le persone e di garantir loro un’esistenza indipendente più a lungo». Presto i risultati del test verranno valutati scientificamente ed utilizzati per sviluppare ulteriormente il progetto. I mobili verranno installati per uno studio di lunga durata in un’abitazione del Grieserhof, aspetto di cui il futuro inquilino è già molto felice.

Il progetto LISA habitec

Il gruppo che ha preso a cuore il difficile compito di mettere in pratica questo ambizioso progetto è costituito da cinque aziende altoatesine, ognuna esperta nel proprio settore di competenza. Chiara la volontà: fornire una proposta completa per affrontare la complessa tematica. Le ditte in oggetto sono la MM Design, realtà bolzanina di design attiva a livello internazionale, la Elektro Haller di Appiano, azienda di Maestro specializzata nell’automazione degli edifici e nella tecnologia energetica, la falegnameria Alois Kofler di Nova Ponente, azienda di Maestro specializzata nella costruzione d’interni, la GR Research di Salorno, impresa IT specializzata nel mondo della connessione digitale, e la Pfeifer Planung di Appiano, studio di architettura e ingegneria che concentra il proprio lavoro nell’arredamento d’interni e nella costruzione ecologica. I partner scientifici sono invece la Technische Universität München (prof. Thomas Bock) ed il Berliner Institut für Sozialforschung (Eva Schulze). Il progetto è inoltre sostenuto da lvh.apa Confartigianato Imprese e dalla fondazione St.Elisabeth.

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