Kompatscher in visita al rifugio Porro

Visita in quota, nei giorni scorsi, per il presidente della Provincia Arno Kompatscher, che tra le sue competenze all’interno della Giunta provinciale ha anche quella sul turismo. Kompatscher è salito a piedi ai 2.420 metri del rifugio Giovanni Porro, situato all’interno del territorio comunale di Selva dei Molini, in Valle Aurina. Qui ha incontrato il gestore Roland Gruber, il quale ha illustrato al Landeshauptmann le sfide rappresentate dal dover portare avanti una struttura del genere, comprese le sempre maggiori esigenze degli ospiti. Il presidente Arno Kompatscher ha sottolineato il fondamentale ruolo svolto dai rifugi alpini per tutti gli amanti della montagna, che siano residenti o turisti: «Si tratta di un vero e proprio biglietto da visita dell’Alto Adige – ha spiegato – ed è per questo motivo che abbiamo deciso di innalzare a 10 milioni di euro sino al 2019 i fondi a disposizione per la manutenzione dei 25 rifugi di proprietà della Provincia di Bolzano. Assieme ai gestori vogliamo garantire che le strutture possano operare secondo i migliori standard di un settore in forte evoluzione, rispettando l’armonia con l’ambiente e il paesaggio circostante».

La storia del rifugio Giovanni Porro

Nel 1880, sopra il lago di Neves, fu costruito un piccolo ricovero dalla sezione di Campo Tures del DÖAV (Deutschen Österreichischen Alpenverein) e venne affidato nel 1894 alla sezione di Chemnitz, la quale nel 1895 vi costruì un ampio rifugio. La struttura fu assegnata nel 1928 alla sezione di Milano del CAI, che vi assegnò il nome Giovanni Porro per onorare un sergente degli alpini caduto in guerra nel 1916. Durante la seconda guerra mondiale la struttura subì gravi danni, tanto che la sezione di Milano del CAI dovette provvedere ad un primo ripristino nel 1950 ed a un totale rifacimento nel 1983.

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